Il governo cinese ha deciso di mettere al bando tutte le applicazioni di messaggistica cifrata presenti su App Store e Google Play Store, mettendo in atto una serie di misure di controllo che arrivano fino alla perquisizione del telefono.
Con la scusa di combattere il terrorismo, la Cina ha vietato l’utilizzo di tutte le app di messaggistica cifrata, comprese le più utilizzate Telegram e WhatsApp. Il governo cinese vuole controllare tutto quello che viene detto e fatto tramite smartphone, e per questo possono essere utilizzate soltanto app di messaggistica meno sicure delle due appena citate. Addirittura, alcuni cittadini si sono visti interrompere tutti i servizi telefonici dai fornitori di telecomunicazione del paese, perchè scoperti ad utilizzare VPN (per aggirare le censure del paese) e app “vietate”. Tra l’altro, tutto questo senza alcuna prova di un uso illegittimo delle varie app.
Oltre ai controlli a distanza, ora le autorità cinesi possono anche perquisire lo smartphone ai posti di blocco, per vedere se sono installate app di messaggistica vietate. Tali perquisizioni, che possono portare al sequestro del terminale e ad una denuncia penale, al momento riguardano solo le persone di etnia Uigura, considerate “potenzialmente pericolose e sovversive”.
La pratica potrebbero però presto espandersi a tutti i cinesi.
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