USA: Apple Music nel mirino dell’antitrust

I Procuratori generali degli stati di New York e Connecticut hanno avviato un’indagine antitrust congiunta, relativa ai negoziati portati avanti da Apple con le varie etichette discografiche per l’attivazione di Apple Music.

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Tra le case discografiche sotto indagine c’è anche la Universal Music Group, il cui CEO ha inviato una lettera al New York Times:

UMG condivide l’impegno dei Procuratori generali per un mercato solido e competitivo nella musica streaming, nell’interesse reciproco dei consumatori, degli artisti, dei servizi e delle società che offrono contenuti simili. Abbiamo una lunga esperienza in questo senso e siamo lieti di fornire tutto l’aiuto necessario ai Procuratori che, siamo convinci, non effettueranno altre indagini sulla UMG per quanto riguarda comportamenti anti-concorrenziali in questo mercato.

In pratica, la Universal Music nega ogni accusa, affermando di non aver stipulato alcun accordo con Apple, Spotify e Warner Music che possa ostacolare i servizi di musica streaming esistenti.

I Procuratori hanno ribadito che continueranno a monitorare il mercato per garantire ai consumatori una concorrenza libera e protetta. I funzionari stanno infatti indagando su Apple, per capire se l’azienda ha in qualche modo influenzato in modo illegittimo le etichette discografiche ad abbandonare altri servizi di musica streaming per approdare in Apple Music.

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