Apple Watch, stupefacente precisione da GPS anche senza l’iPhone

Ce lo state chiedendo in tantissimi quindi andiamo a riprendere ancora un argomento già ampiamente trattato ma che continua a creare non poca confusione tra gli utenti: serve per forza l’iPhone per andare a correre? Se no, quanto è preciso Apple Watch? In realtà vi avevamo dato già informazioni ufficiali riguardo a ciò, e la risposta è No, non abbiamo bisogno dell’iPhone. Già, ma quanto sarà preciso Apple Watch? Il risultato vi stupirà.

Watch-vs-Garmin-Forerunner-610

Guardate l’immagine sovrastante e sgranate gli occhi, l’avreste mai detto che Apple Watch sarebbe riuscito ad ottenere sostanzialmente gli stessi dati di uno smartwatch (o meglio dire, sportwatch) dotato di GPS interno?

La notizia, già rimbalzata per la rete diverse settimane fa, non deve però stupire. Apple lo aveva già dichiarato esplicitamente e, nel momento in cui ha deciso di pubblicizzare le funzionalità legate allo sport direttamente da una maratoneta sapevamo che su questo l’azienda californiana non poteva certo toppare, certo i risultati restano di assoluto livello e anche dai nostri test preliminari possiamo affermare come Apple Watch sia uno strumento veramente eccezionale per chi fa running.

Uno sviluppatore ha deciso di mettere Apple Watch davanti ad una prova molto dura, ovvero un testa a testa col Garmin Forerunner 610, uno strumento appositamente realizzato per lo sport, è provvisto di fascia toracica per la misurazione del battito cardiaco e, come detto, GPS. Apple Watch ha un comodissimo sensore di battiti al polso che, come vediamo, ha riprodotto dei risultati sostanzialmente uguali al Garmin (bontà del sensore confermata, peraltro, dai test condotti da Consumer Reports), calcolo della distanza incredibilmente preciso e, di conseguenza, anche il passo calcolato e le calorie –che hanno una leggera differenza (anche se la differenza è davvero minima) dovuta ad una leggera differenza di peso inserita nei differenti software- sono eccellenti. Sono risultati ottenuti su 11 Km (non pochi) su cui avrebbe influito anche un leggero errore, a conferma, ancora una volta, dell’eccellente bontà della misura.

Come accidenti è possibile? Beh è possibile e la risposta va cercata nel processore S1 e nell’accelerometro a 6 assi incredibilmente preciso presente nei dispositivi Apple (a cui l’azienda lavora da tempi non sospetti) e, aggiungiamo, in un incredibile lavoro software.
Lasciare quindi l’iPhone a casa quando si va a correre? Assolutamente sì, con una precisazione (che spiega l’eccellente risultato ottenuto). Come Apple stessa spiega in una pagina di supporto si può andare a correre con Apple Watch subito dopo aver fatto la configurazione. Tuttavia per ottenere questi risultati straordinari occorre “calibrare” il nostro smartwatch e avremo bisogno del nostro iPhone, ma solo una volta.

Proprio come ha fatto l’utente in questo test, infatti, Apple consiglia di andare a correre una sola volta con iPhone, in modo da calibrare al meglio il nostro passo, la nostra andatura e renderla precisa. L’utente in questione ha corso 5 Km il giorno prima col suo iPhone e col suo Apple Watch, Apple afferma che bastano una ventina di minuti.

Già ma che succede se cambiamo passo? Niente paura, i sensori presenti sono in grado di rilevarlo, Apple suggerisce, qualora la nostra attività consista di frequenti cambi di passo di correre una ventina di minuti per ogni “andamento” che facciamo, sarà poi il nostro Watch a riconoscerlo quando sarà il momento. Lo stesso vale per interruzioni o “camminate”.

In realtà il sistema si “calibra da solo” mentre camminiamo o mentre corriamo, ogni qual volta abbiamo iPhone e Apple Watch con noi, automaticamente, senza bisogno di impostare una procedura di calibrazione o alcunché.

Il Garmin in questione, è bene ricordarlo, è una soluzione costruita ad hoc, con fascia toracica e che su Amazon costa 200 euro.
Con Apple Watch, oltre alla comodità, ci porteremo a casa uno smartwatch di sicuro altro livello, con uno schermo splendido, con un’infinità di funzioni aggiuntive, senza bisogno di cardio frequenzimetro…

Inutile ribadire anche altri concetti, anche in palestra il nostro Apple Watch sarà perfetto, sarà in grado di monitorare perfettamente i dati di corsa anche su un tapis roulant, sincronizzandoli poi nell’apposita app. Non sarà in grado, come ovvio, di tracciare il nostro percorso su una mappa, funzione anche carina ma di poca utilità sostanziale per chi corre (a meno di non portarci dietro anche l’iPhone).

E poi, considerazione finale personale, guardando all’interfaccia del Garmin… ma non aveva forse ragione Jony Ive sulla pessima fruizione e lettura dei dati sugli smartwatch rotondi?

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