7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 22/06

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

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Mercato ADV – Internet supera la stampa: 1,8 vs 1,4 miliardi di Euro

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Nel 2013 il fatturato dell’Internet Advertising ha sorpassato quello dell’Advertising a mezzo Stampa: 1,8 contro 1,4 miliardi di euro, pari rispettivamente al 27 e 21 per cento del complessivo mercato pubblicitario italiano. Nel 2012 le quote dei due comparti erano ben diverse, con l’Advertising sulla Stampa che si attestava al 24% e l’Internet Advertising che aveva raggiunto il 21% del totale investimenti pubblicitari.

È quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano sull’andamento degli introiti pubblicitari nel nostro Paese.

L’Advertising sulla Stampa perde il 20% in un anno, passando da un valore pari a 1,72 miliardi di € nel 2012 a 1,38 miliardi di € nel 2013, calo che non sembra destinato ad arrestarsi velocemente. L’andamento dei primi mesi del 2014 porta, infatti, ad una stima di ulteriore riduzione per quest’anno (-15%), che porterà il comparto a valere 1,17 miliardi di euro, pari al 17% del totale investimenti pubblicitari.

Al contrario l’Internet Advertising è cresciuto nel 2013 del 17%, passando da un valore di 1,53 miliardi di € nel 2012 a 1,80 miliardi. L’andamento relativo ai primi mesi del 2014 porta a prevedere il superamento dei 2 miliardi di € nel 2014 che equivarranno a circa il 30% dell’intero mercato Advertising.

Per quanto concerne gli altri comparti, continua il calo anche dei ricavi legati alla TV (-12%): il fatturato dell’Advertising TV passa, infatti, da poco meno di 3,6 miliardi di euro nel 2012 a 3,17 nel 2013. La TV mantiene ancora pienamente la leadership del mercato, ma con una quota che passa dal 49 al 47%. Anche la Advertising su Radio mostra una tenuta della quota di mercato relativa, pari al 5% del totale, con un valore in decrescita del 10% (da 390 a 350 milioni di € tra il 2012 e il 2013).

“L’affermazione della nuova Internet, incentrata sempre più sui Mobile Device, sui Social Network e sui Video ha generato un profondo cambiamento nel mercato dell’Advertising, che ora giunge a una svolta decisiva” afferma Andrea Rangone, Coordinatore degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “Nel corso del 2013, infatti, è cresciuta sensibilmente la pubblicità su Smartphone e Tablet (più 180%), su Social Network (più 75%) e su Video (più 32%)”.

Offrire informazioni chiare e strutturate sull’evoluzione e sui fenomeni emergenti che caratterizzano un mercato in forte crescita come quello dell’Online Advertising, è fondamentale per sostenere le decisioni di investimento delle aziende del nostro Paese.

In linea con un comune orientamento all’apertura nei confronti di terze parti, gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e IAB Italia hanno deciso di unire le forze, mettendo a fattor comune fonti, metodologie di rilevazione e ricerche, competenze verticali, conoscenza e visione del mercato, per arrivare ad offrire una rilevazione esaustiva e rappresentativa di tutti gli operatori dell’ecosistema dell’Online Advertising.

Acquisto non gradito? Da oggi ci pensa Paypal

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PayPal annuncia un nuovo servizio di rimborso delle spese di spedizione per i possessori di un conto PayPal in Italia.

Secondo lo studio PayPal Ipsos Insights, le persone che comprano all’estero ricercano una maggiore varietà dei prodotti (più del 70% dei casi) e prezzi più vantaggiosi (più del 65%), mentre le preoccupazioni maggiori riguardano i costi del reso e la semplicità della spedizione. A tal proposito, una ricerca condotta in Italia da Reputation Leaders per conto di PayPal ha evidenziato che il 60% degli acquirenti online considera la responsabilità finanziaria dei venditori in caso di reso come l’elemento fondamentale ai fini di una positiva esperienza di acquisto, mentre il 52% di loro rinuncerebbe a comprare qualora le spese di restituzione fossero a proprio carico. Sempre secondo questa ricerca, il 59% degli italiani non acquisterebbe più dallo stesso venditore dopo aver ricevuto merce non compatibile con il proprio ordine la prima volta. Inoltre, Il 18% dei consumatori non comprerebbe più dallo stesso venditore in caso di costi di spedizione troppo elevati, considerati la principale fonte di esperienza di acquisto negativa nel 30% dei casi, seguiti da un processo di reso troppo lungo e complicato (23%).

Secondo la ricerca di Reputation Leaders, dunque, gli italiani preferiscono prevenire che curare quando si tratta di shopping online, a maggior ragione quando gli acquisti vengono fatti all’estero. Per consentire alle persone di fare shopping in tutto il mondo senza preoccupazioni, quindi, PayPal lancia in Italia il suo servizio di rimborso delle spese di restituzione della merce acquistata per i possessori di un account PayPal. Per attivare il servizio ed ottenere il rimborso, l’utente verrà reindirizzato al sito https://www.paypal.it/reso/ direttamente dalla pagina del merchant e dopo aver inserito solo la mail legata all’account PayPal, gli verrà richiesta la compilazione di un modulo.  Il servizio sarà valido fino al 31 dicembre 2014 e potranno essere richiesti fino a 7 rimborsi di valore massimo di 30€ ciascuno.

Quando comprano in rete, i consumatori vogliono garanzie nelle proprie esperienze di acquisto– afferma Angelo Meregalli, General Manager di PayPal in Italia – sia finanziariamente, in termini di costi di reso a carico del venditore, sia operativamente, data da politiche e processi di spedizione ed eventuale restituzione del prodotto chiari e rapidi. Il 52% degli italiani rinuncerebbe ad un acquisto qualora le spese di restituzione fossero a proprio carico, mentre il 59% di loro non acquisterebbe più dallo stesso venditore dopo aver ricevuto merce non compatibile con il proprio ordine. Se poi si parla di shopping extra confini, i costi di reso e la semplicità del processo di restituzione della merce rappresentano un ostacolo nel 40% dei casi. Sono dati che non possono essere ignorati da chi ha deciso di operare sull’ online, perché significano perdita di clienti, vendite e fatturato. Per questo abbiamo deciso di dare una mano alle aziende e ai consumatori introducendo il nostro servizio di rimborso delle spese di reso. PayPal ha l’opportunità e la responsabilità di aiutare le persone nella gestione e nell’utilizzo del proprio denaro, in qualsiasi modo desiderino, senza limitazioni e attraverso un’esperienza semplice e piacevole. Vogliamo rendere la vita delle persone più facile garantendo sicurezza, semplicità e convenienza nei nostri servizi per aiutarle ad avvicinarsi di più a quello che maggiormente desiderano, soprattutto quando questo si trova fuori dai confini nazionali.”

Il supporto remoto di TeamViewer è integrabile nella piattaforma Spiceworks

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TeamViewer, uno dei principali fornitori di software per la condivisione desktop e la collaborazione online, annuncia oggi l’integrazione del proprio software di accesso remoto TeamViewer nella piattaforma gratuita di gestione dei sistemi IT di Spiceworks. L’integrazione di TeamViewer rende disponibile la funzionalità di accesso remoto nell’applicazione di help desk di Spiceworks, permettendo ai tecnici IT di connettersi remotamente a un cliente direttamente dall’interno di un ticket help desk di Spiceworks. Ciò semplifica il lavoro dei professionisti IT i quali potranno gestire la propria infrastruttura e avviare sessioni di supporto direttamente dalla piattaforma Spiceworks.

Per beneficiare appieno dei servizi TeamViewer, gli utenti Spiceworks devono installare o aggiornarsi alla versione Spiceworks 7 o successiva, installare il nuovo plugin TeamViewer e acquistare la licenza di TeamViewer versione 9.

Funzionalità:

  • È possibile creare e partecipare a sessioni di supporto direttamente dall’help desk Spiceworks
  • I clienti possono connettersi con un semplice click
  • È disponibile una panoramica delle attuali sessioni di Spiceworks all’interno della TeamViewer Management Console e nel client TeamViewer
  • Per ciascun ticket è possibile creare un report sulla connessione

La piattaforma Spiceworks è utilizzata da oltre 5 milioni di professionisti IT per connettersi l’uno con l’altro, gestire vari contesti tecnologici e conoscere i più recenti prodotti e servizi del settore.

Grazie alla piena integrazione di TeamViewer, i professionisti IT potranno avviare sessioni di supporto remoto dall’interno della piattaforma di help desk Spiceworks e fornire assistenza tecnica in tempo reale”, ha commentato Kornelius Brunner, Head of Product Management di TeamViewer. “Ciò semplifica le richieste di assistenza poiché queste verranno gestite all’interno di un’unica interfaccia centralizzata per tutti i clienti. Le aziende potranno così migliorare il grado di soddisfazione del cliente, l’efficienza, i tempi di risoluzione alla prima chiamata, ridurre i tempi delle chiamate ed eliminare le visite in loco”.    

TeamViewer è una soluzione per il controllo remoto ampiamente utilizzata e apprezzata da esperti IT, tecnici di supporto e aziende fornitrici di servizi IT di tutto il mondo. L’integrazione di TeamViewer in altre applicazioni elimina attività laboriose per spostare manualmente i dati tra i vari sistemi. Con il recente rilascio della propria API, TeamViewer ha in programma di estendere la propria offerta per l’integrazione pre-costruita nelle principali soluzioni di service desk, CRM e di gestione dei sistemi, permettendo alle aziende di integrare le funzionalità TeamViewer con gli altri principali sistemi aziendali. Ulteriori informazioni e la relativa documentazione sono disponibili all’indirizzointegrate.teamviewer.com.

Disponibilità

Il plugin TeamViewer per Spiceworks è disponibile nello Spiceworks Extensions Center all’indirizzo http://community.spiceworks.com/plugin/1473

Turismo e internet: 1 europeo su 5 prenoterà via mobile nel 2015

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Dal volo, al taxi, all’hotel – dall’informazione, alla prenotazione al pagamento: internet permette di gestire tutti gli aspetti di un viaggio senza soluzione di continuità grazie alla connessione mobile.

E i turisti premiano questa evoluzione: nel 2013, negli Stati Uniti, 3 utenti mobile su 10 hanno prenotato viaggi attraverso il proprio smartphone e più del 50% hanno cercato informazioni, mentre dal 2012 al 2014 il mercato dei viaggi generato dalle prenotazioni via mobile ammonterà a 25,8 miliardi di $. Nel 2015 una prenotazione di hotel su 3 verrà effettuata via mobile mentre in Europa, nello stesso anno, 1 prenotazione di viaggio su 5 passerà da smartphone.

Questi sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca condotta da Oxford Economics per Amadeus e presentati da Francesca Benati, Amministratore Delegato di Amadeus Italia presso State of the Net, l’evento internazionale che mostra lo stato dell’arte della rete e che quest’anno è dedicato al tema della Smart Life, la vita abilitata da internet.

Il settore del turismo contribuisce in maniera consistente al PIL globale: registra infatti un tasso annuale di crescita del 5,4%, che porterà l’intero mercato nel 2023 a raggiungere 7.680 miliardi di valore. Nel 2012 sono stati contati 2,98 miliardi passeggeri aerei, che diventeranno 3,91 miliardi nel 2017.

La crescita dell’accessibilità alle reti mobile e alle soluzioni mobile di informazione, prenotazione e acquisto dei viaggi diventerà uno dei driver principali dello sviluppo dell’intero mercato.

Secondo i dati della ricerca, nel 2013 sono stati registrati 2,2 miliardi di navigatori su internet da mobile. E per la prima volta, gli utenti mobile dei paesi in via di sviluppo hanno superato il resto del mondo: hanno raggiunto quota 1,2 miliardi grazie a una crescita annua del 371,9%, mentre il resto del mondo ha comunque registrato un incremento del 45%.

Nei paesi in via di sviluppo, la scarsa diffusione di carte di credito e gli storici problemi legati alla mancanza di infrastrutture a supporto delle linee telefoniche fisse hanno generato una forte apertura al cambiamento tecnologico presso gli operatori, in particolare per lo sviluppo di soluzioni di pagamento via mobile.

Un esempio è fornito dalle app cinesi Bid to Win e Real Time Tracking. La prima consente, nei momenti di punta, di ingaggiare con un asta con altri viaggiatori per ottenere un taxi evitando lunghe attese; la seconda permette di monitorarne il suo tragitto del taxi verso la propria posizione.

In tutti i mercati, gli operatori devono fronteggiare, inoltre, due diverse esigenze: la crescente cultura del Now-ism e la domanda di seamless travel.

Da un lato, l’esperienza di navigazione del web ad alta velocità e la disponibilità immediata di servizi online hanno cambiato il modo con cui gli utenti si rapportano anche ai servizi offerti dal settore viaggi dettando un cambiamento della domanda. L’immediatezza del web ha, infatti, generato la cultura del Now-ism, del qui e ora: 1 utente su 4 abbandona una pagina web se non viene caricata in 4 secondi e 3 su 5 non tornano a visitarla una seconda volta.

Dall’altro negli utenti si è diffusa l’esigenza di vivere un’esperienza di viaggio “integrato”, senza soluzione di continuità dalla propria porta di casa alla destinazione finale.

Per rispondere il settore deve affrontare due nodi cruciali: le infrastrutture e la tecnologia.

Occorre infatti investire sulle infrastrutture che supportino la logistica del viaggio come, ad esempio, collegamenti ferroviari tra gli aeroporti e le città. E al tempo stesso i provider di viaggi sono chiamati a offrire soluzioni di coordinamento tra i diversi mezzi attraverso piattaforme che assicurino un solo processo di ticketing per i diversi mezzi che compongono il viaggio e un supporto informativo constante, reattivo e immediato via mobile.

“In un futuro reso sempre più connesso, personalizzato e sostenibile da Internet,” afferma Francesca Benati, Amministratore Delegato di Amadeus Italia, “la tecnologia ha il compito difficile di mettere in contatto, in tempo reale, la domanda degli utenti e le risposte delle aziende, per garantire un’esperienza di viaggio sicura e garantita dalla porta di casa alla destinazione finale.

Motorola lancia il Moto G LTE

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Motorola presenta una nuova versione aggiornata di Moto G, il mobile device più venduto nella storia recente dell’azienda: Moto G LTE, arricchito delle funzionalità 4G e dello slot per microSD.

Rispetto al precedente modello, moto G LTE offre trasferimento dati e una navigazione internet ad altissima velocità sotto copertura LTE. Inoltre, la memoria interna da 8 GB diventa ora espandibile fino a 32 GB grazie allo slot Micro SD presente sul device.

Con un design compatto, Moto G LTE offre uno schermo HD da 4,5’’, che sfrutta al meglio lo spazio disponibile per godere appieno di film, foto, video chat e molto altro ancora. Il cuore pulsante del dispositivo rimane il nuovissimo processore 1,4 GHz Quad-Core Qualcomm Snapdragon 400 per un multitasking senza rallentamenti, mantenendo al contempo un’autonomia sufficiente per un’intera giornata di utilizzo.

Moto G LTE offre due fotocamere, una anteriore e una posteriore da 5 Mpixel in grado di registrare video di qualità. La camera inoltre è dotata di autofocus, flash e funzione HDR per garantire ottima qualità di scatto in ogni situazione: basta toccare un punto qualsiasi sullo schermo per scattare una foto, o tenere il dito fermo sul display per realizzare una sequenza di scatti.

Moto G LTE utilizza Android 4.4.2 KitKat, l’ultima versione del sistema operativo. Inoltre, diversamente da molti concorrenti, Motorola non ha previsto nessuna personalizzazione al fine di non appesantire o rallentare il sistema. Le prestazioni rimangono imbattibili grazie ai servizi mobile di Google, come Gmail, YouTube, Google Maps, Chrome e Hangouts.

Il dispositivo in Italia sarà distribuito da Tech Data. Enrico Pappolla, Direttore della Divisione Mobile di Tech Data Italia afferma: “Motorola ha scelto di migliorare il suo dispositivo, che già nella precedente versione aveva riscosso un enorme successo, per accontentare le richieste dei propri utenti. Una navigazione più rapida ed efficace grazie alla connettività 4G LTE e la slot micro SD, in grado di offrire un maggior quantitativo di spazio sul device, sono due elementi importanti che garantiscono performance di alto livello. Queste novità riconfermano Moto G come la migliore scelta tra gli smartphone di qualità, con però un prezzo da dispositivo entry level.” 

Moto G LTE sarà disponibile nelle migliori catene di elettronica di consumo a partire da Luglio ad un prezzo suggerito di 229€ iva inclusa.

Moovit: partnership con Wind per la localizzazione dei punti vendita

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Wind e Moovit annunciano un’interessante partnership che consente di localizzare i negozi Wind attraverso Moovit, la social app, disponibile per iPhone e per Android che, grazie alle informazioni fornite in tempo reale dagli utenti, permette di semplificare l’utilizzo dei trasporti pubblici. Oltre un milione di utenti Moovit, infatti, potrà trovare il negozio Wind più vicino, pianificare il percorso e farsi guidare fino alla meta.

Per Wind, la possibilità di localizzare i negozi anche tramite Moovit, si aggiunge alle funzionalità “Trova Negozio” recentemente rinnovate sul sito www.wind.it ed appMyWind. Wind conferma l’attenzione a rendere le informazioni sui propri prodotti e servizi sempre più “a portata di smartphone” e presenti anche in contesti “non convenzionali” come può essere un’app innovativa.

Per Edoardo Thermes, direttore di Wind Digital: “La partnership con Moovit permette di far conoscere ai nostri clienti un’app che semplifica la vita di tutti i giorni. Poter individuare i nostri negozi, mentre si pianifica uno spostamento, ci offre inoltre un’occasione in più per farci sentire davvero “più vicini” ai nostri clienti”.

“Siamo estremamente soddisfatti per l’accordo raggiunto”, afferma Omar Tellez, Presidente di Moovit,“con Wind possiamo continuare a garantire a tutti i nostri utenti un servizio sempre migliore, perfettamente coerente con la reciproca volontà di guardare sempre avanti”.

La startup Buzzoole lancia la versione beta con l’obiettivo di diventare il Google Adwords del buzz marketing

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Buzzoole, la startup italiana dell’incubatore 56CUBE in grado di identificare gli influencer sul web, lancia la versione beta: http://buzzoole.com/

Con il lancio della beta, Buzzoole offre una serie di nuove feature che completeranno il servizio come il personal influence graph: grazie a questo strumento gli utenti potranno comprendere in che modo, quanto e quando la loro attività social influenza i loro follower e amici.

Senza aver speso nulla per far crescere la propria community, la startup può ora contare su una base di 12.000 utenti attivi, 4.000 like su Facebook e, negli ultimi due mesi, ha iniziato la propria attività commerciale fatturando 40.000 Euro a 15 clienti fra cui MSC Crociere, MailUp, Iveco, MecGlobal e Ferrero.

Riferendosi ad una campagna buzz che ha svolto con Buzzoole, il Direttore Marketing di MailUp, Marco Massara ha dichiarato: “Il servizio di Buzzoole consente di andare oltre la solita attività di PR in maniera facile e veloce”.

Buzzoole consente alle aziende e in particolar modo alle agenzie di comunicazione e marketing di pianificare campagne buzz con la stessa facilità di una campagna con Adwords o Facebook Ads, in maniera completamente automatizzata.

Considerando la media del budget delle campagne passate, Buzzoole riesce ad avere un costo mediamente più conveniente del 70% rispetto a servizi analoghi da parte di agenzie di PR

Il motivo è principalmente dovuto all’analisi semantica che l’algoritmo proprietario di Buzzoole – sviluppato insieme a Expert Systems, leader in tecnologia semantica per la gestione delle informazioni – può effettuare sui dati degli utenti social. Questo software è in grado di analizzare reach, resonance e relevance dell’attività online degli utenti, e di ottimizzare l’analisi stessa grazie agli open data e al social graph degli utenti.

Gennaro Varriale, Co-Fondatore e CTO di Buzzoole, commenta così il lancio della versione beta: “Dopo lunghi mesi di lavoro siamo riusciti a ridefinire il nostro algoritmo rendendolo capace di analizzare dettagliatamente l’attività social dei nostri utenti, migliorando la qualità e la reach virale dei contenuti. Siamo davvero felici di poter dare ai nostri utenti uno strumento intuitivo che analizza la loro stessa influenza social!”.

Buzzoole offre attualmente i propri servizi mediante tre modalità:

  1. le campagne che si svolgono secondo la modalità pay as you go/pay per post;
  2. i contest in cui gli utenti selezionati creano un report sulla reputazione di un brand e ricevono un compenso in base alla qualità del proprio lavoro
  3. Finder, il motore di ricerca passivo che permette di trovare gli influencer grazie a specifiche ricerche, andando a pescare da un bacino di più di 2 miliardi di utenti da convertire in brand ambassador.

Tra i maggiori competitor di questa startup troviamo Klout e Mylikes, ma Buzzoole si differenzia soprattutto in quanto è l’unica a possedere una piattaforma del tutto automatizzata, a basarsi su una tecnologia capace di individuare e targettizzare gli influencer e ad avere un modello totalmente agency-friendly. L’unione di questi tre fattori consente alla startup napoletana un vantaggio competitivo che le permette un posizionamento dirompente all’interno del mercato digitale.

Questa piccola startup sta cambiando il mondo delle campagne di buzz marketing. Considerando che è basata su una tecnologia completamente scalabile, gli sviluppatori di Buzzoole sono riusciti a convertire quello che un tempo era un lungo processo di individuazione manuale in uno molto più snello e veloce.

Grazie a Buzzoole è possibile generale efficacemente passaparola virale online, ma senza dover sostenere costi eccessivi; in questo modo chiunque può creare una campagna marketing simile a quelle tradizionali, ma “senza dover svaligiare una banca”.

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