Apple continua a tentare di bloccare la vendita del Galaxy S III negli Stati Uniti, Google rischia grosso

Apple sembra non voler affatto mollare la presa, e dopo aver ottenuto un’ingiunzione preliminare sulla vendita del Galaxy Nexus infatti sembrerebbe continuare a spingere affinché venga bloccata la vendita del Galaxy S III di Samsung negli Stati Uniti.

La scorsa settimana è stata sicuramente una delle più importanti per quanto riguarda la delicata situazione legale tra Apple e Samsung, ed infatti l’azienda californiana avrebbe non solo vinto un’ingiunzione sul Galaxy Tab 10.1, ma avrebbe anche ottenuto nella giornata di venerdì un’ingiunzione preliminare sul Galaxy Nexus, il telefono targato Google e Samsung. Secondo quanto riportato da AppleInsider tuttavia Apple non avrebbe intenzione di fermarsi e starebbe infatti spingendo affinché venga bloccata la vendita del Galaxy S III di Samsung.

I tentativi di bloccarne la vendita hanno avuto inizio i primi di giugno, ma a questo punto Apple si starebbe focalizzando specificatamente su brevetti relativi alle funzioni generali dello smartphone e al suo design. Tra i brevetti interessati troviamo: 5,946,647, 8,074,172, 8,046,721 e 8,086,604. L’ultimo in particolare avrebbe interessato le recenti vittorie contro Samsung. I brevetti coprono diversi ambiti e metodi, come potete vedere dall’elenco qui di seguito in cui ogni brevetto è descritto dal proprio titolo originale:

  • Brevetto 5,946,647: “System and method for performing an action on a structure in computer-generated data“;
  • Brevetto 8,074,172: “Method, system, and graphical user interface for providing word recommendations”;
  • Brevetto 8,046,721: “Unlocking a device by performing gestures on an unlock image”;
  • Brevetto 8,086,604: “Universal interface for retrieval of information in a computer system”.

Naturalmente la vicenda legale tra le due compagnie è ben lontana dal raggiungere il termine, ma questo non rappresenterebbe affatto un problema per Apple. L’azienda può infatti contare su una riserva contante pari a 110.2 miliardi di dollari, sufficiente a pagare qualsiasi costo legato alla disputa, come sottolineato dall’analista Brian White. Basti pensare infatti come l’azienda abbia dovuto già pagare una cauzione di 2.6 milioni di dollari per coprire preventivamente l’ingiunzione sul Galaxy Tab 10.1 e di come dovrà pagare altri 95 milioni di dollari per l’ingiunzione preliminare sul Galaxy Nexus.

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