Due ex-lavoratori della Foxconn chiedono una riforma delle condizioni di lavoro in Cina

Due  ex-lavoratori dello stabilimento della Foxconn a Suzhou in Cina sostengono di essere stati avvelenati dalle tossine durante l’assemblaggio di iPhone all’interno della fabbrica.

In particolare, tali tossine sarebbero fuoriuscite durante la lavorazione dei touchscreen del dispositivo Apple. I due lavoratori hanno quindi scritto una lettera aperta chiedendo a tutti gli utenti che acquistano dispositivi elettronici di firmare una petizione e chiedere di far migliorare le condizioni di lavoro in Cina.

Entrambi affermano di essere stati avvelenati da un detergente chimico chiamato N-esano e di aver avuto seri danni neurologici. Nella lettera viene specificato che tale avvelenamento ha colpito un totale di 137 lavoratori e che il detergente viene utilizzando per pulire gli schermi dell’iPhone. Tale sostanza, se inalata in grandi quantità, può provocare danni all’apparato respiratorio e al cervello.

I due chiedono che tale lettera venga fatta circolare in rete e che si inizia una campagna per chiedere alla Apple maggiori controlli per migliorare le condizioni di lavoro alla Foxconn.

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