Secondo quanto riportato dal noto sito AppleInsider pare che il governo argentino abbia deciso di bloccare la vendita di diversi dispositivi di elettronica, tra cui l’iPhone di Apple ed il BlackBerry di RIM, per permettere la stabilizzazione della precaria economia nazionale, suggerendo che le aziende debbano pianificare nuove fabbriche nel paese per proseguire con la vendita.
La decisione è stata presa dal governo argentino, e con questo blocco sulla vendita di specifici dispositivi di elettronica di consumo le intenzioni sarebbero quelle di rallentare l’aumento dell’inflazione e di correggere le crescenti disparità tra il pesos ed il dollaro statunitense, secondo quanto riportato dal sito Manuals.ws. Tuttavia esiste la possibilità di evitare tale blocco per le aziende interessate: costruire una fabbrica o diventare partner con una già esistente sul territorio nazionale argentino. Apple dovrebbe quindi pianificare la costruzione di una struttura in Argentina appositamente adibita alla produzione di iPhone o affiliarsi con una già esistente, ed è proprio per questo che Research In Motion si sarebbe messa all’opera nel tentativo di assecondare il secondo scenario.
Altri produttori, tra cui Nokia, Samsung e Motorola avrebbero già da tempo iniziato a costruire strutture per la produzione dei propri dispositivi in seguito all’approvazione del rendiconto avvenuto nel 2009. Il blocco arriva in seguito alla decisione, messa in atto dal marzo del 2011, di rimuovere l’approvazione automatica della licenza per la commercializzazione di alcuni smartphone importati, obbligando Apple e RIM ad attendere dai 60 ai 180 per far approvare la vendita di tali dispositivi dalla Custom Authority.
La decisione arriva come conseguenza dell’aumentare progressivo della fragilità economica dell’Argentina, la cui stabilità è in netto declino già dal 2009. La pagina dedicata di Apple sembra essere ancora operativa, ma gli operatori hanno già iniziato ad adeguarsi alla decisione del governo, impedendo così la vendita degli smartphone apple e delle altre aziende interessate e rimuovendo qualsiasi modalità di acquisto dai propri siti. A questo punto non ci resta che attendere notizie su quanto farà Apple per affrontare la nuova legge.