Importare iPhone dagli USA: tutto quello che c’è da sapere

Basta fare un rapido calcolo per capire che con l’attuale tasso di cambio Euro-Dollaro comprare l’iPhone negli USA conviene decisamente, perchè viene a costare il 35% in meno circa rispetto a quello che sarebbe il prezzo in Euro. Esistono fondamentalmente tre modi per importare un iPhone in Italia: comprarlo da un negozio online americano che spedisca in Italia; farselo comprare e spedire da un parente o un amico che vive negli USA; comprarlo e riportarlo in Italia in aereo. Vediamo, sinteticamente, quali sono i vantaggi e gi svantaggi di ciascun metodo e a cosa andate incontro se importate un iPhone in Italia.

Comprarlo da un negozio online americano

Dal momento che Apple Store USA non spedisce all’estero (e dal momento che non conviene affidarsi alle caselle di posta ‘temporanee’ perchè incidono molto sul prezzo totale), si può comprare da negozi online americani che vendono iPhone ad un prezzo leggermente maggiorato rispetto a quello ufficiale e che spediscono anche in Europa.

Senza fare pubblicità a nessuno di questi negozi, basti dire che comprare da questi siti americani è conveniente perchè comprate l’iPhone in USD e quindi potete giocare sul cambio favorevole, spendendo meno rispetto all’acquisto da un altro stato europeo.

Lo svantaggio principale riguarda la spedizione. Oltre al costo della spedizione (che è in genere piuttosto elevato poichè spediscono quasi sempre con corriere assicurato) c’è da considerare che, al momento dell’arrivo in Italia, il pacco passerà obbligatoriamente per la dogana e subirà la tassazione italiana. Verrete così a spendere circa il 25% (tra IVA, spese di gestione doganali e dazi) del prezzo fatturato dal negozio online (in genere non spediscono senza fattura perchè è illegale). Oltre a questo, il vostro iPhone potrebbe rimanere fermo per un periodo che arriva anche al mese e mezzo per l’espletamento delle procedure doganali e fiscali.

Nota: alcuni negozi online americani propongono di dichiarare un valore in fattura inferiore a quello reale di acquisto. Questo ha il vantaggio che la tassazione italiana potrebbe non essere applicabile (è il caso delle famose dichiarazioni ‘gift’ o ‘promotional sample’ di valore inferiore ai 100 USD) . Anche ve lo tassassero, spendereste meno, perchè tasserebbero circa 1/5 del valore reale. Questo però è un rischio non da poco: se il corriere perdesse o danneggiasse l’iPhone vi rimborserebbero al massimo la cifra dichiarata, quindi circa 1/5 del valore reale. Attenzione a rischiare troppo: spesso il gioco non vale la candela.

Farselo comprare e spedire

Se avete parenti o amici che risiedono negli Stati Uniti potete farvi acquistare un iPhone da un Apple Store fisico (o da quello online) e quindi farvelo spedire. Il vantaggio rispetto alla soluzione precedente è che il prezzo che pagherete sarà inferiore: corrisponderà al prezzo che vedete sull’Apple Store USA online con un’aggiunta di circa il 7-8% di tasse americane.

Lo svantaggio riguarda la spedizione, anche in questo caso: andate incontro esattamente alla stessa procedura di tassazione del caso precedente.

Comprarlo e riportarlo in Italia a mano

Questa è senza dubbio la soluzione ideale, soprattutto per chi viaggia per lavoro. Oltre a poter giocare sul cambio favorevole (quindi pagate il prezzo dell’Apple Store USA online + 7-8% circa di tasse) non avete il problema della spedizione (risparmiate i soldi del corriere assicurato).

Ma ci sono due problemi da affrontare. Il primo è che, in teoria, al rientro in Italia, se vi controllano alla dogana, dovreste dichiarare il valore dell’oggetto acquistato all’estero e pagare le tasse italiane su quel valore (anche in questo caso, il 25%). In pratica, però, questo difficilmente succede – almeno stando alla mia esperienza personale – e importare qualche gadget per uso personale non costituisce un problema.

In particolare, il rischio c’è quasi esclusivamente per i voli diretti USA-Italia, mentre si riduce praticamente allo zero per i voli che fanno scalo intermedio in altre città europee.

Attenzione però al secondo problema: i furti nei bagagli. Come è stato reso noto dalla cronaca degli ultimi tempi, alcuni addetti al trasferimento bagagli di alcuni aeroporti (si veda il caso Malpensa ad esempio) hanno il vizietto di aprire le valigie e tenersi qualche ricordino. Per evitare il furto dell’iPhone, tenetelo in tasca durante tutto il viaggio, lasciando la scatola ben nascosta in valigia. In questo modo sarà anche più facile passare i controlli in dogana all’arrivo.

L’abbonamento con AT&T è obbligatorio?

No, assolutamente no. Lo era all’inizio, quando iPhone era stato lanciato. Ma attualmente la sottoscrizione di un abbonamento biennale con il gestore americano AT&T è assolutamente facoltativa.

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