DYS: Translations, come nascono le applicazioni localizzate

Spesso non ce ne rendiamo conto, ma tante delle applicazioni che usiamo quotidianamente, sono pienamente fruibili da noi utenti italiani, grazie al lavoro di persone come Danilo Yasuno della  DYS: Translations.

 

 

In una intervista a Macity, Danilo ha affermato come molti programmatori non si rendano conto delle potenzialità offerte da App Store (in grado di fornire una visibilità su scala mondiale) quando creano applicazioni in una sola lingua, impedendone così il possibile diffondersi fuori dall’ambito puramente locale in cui nascono.

 

Il lavoro di  DYS: Translations è proprio questo: tradurre e localizzare il software in molte lingue. La società è un realtà tutta italiana, e nasce, così racconta Danilo, quasi per caso. 

 

Ad inizio 2008 comincia ad interessarsi di iPod Touch e iPhone, e in vista dell’apertura dell’App Store, intravede le possibilità offerte, ai programmatori indipendenti e all’indotto collegato, dall’immissione su di un mercato di scala mondiale delle proprie idee e dei propri prodotti. Mettendo a disposizione delle aziende interessate la propria (e quella della fidanzata) conoscenza delle lingue inglese, italiano e giapponese, ha avviato un’attività che in poco tempo è esplosa e alla quale ha dovuto far fronte creando un team di persone sparse in Europa e Asia, capace di soddisfare la montante richiesta di traduzione nelle più svariate lingue delle applicazioni pubblicate su App Store. Da qui nasce DYS: Translations specializzata in traduzioni di videogiochi, con sede legale in Giappone, ma sede aziendale in Italia.

 

L’azienda ha già al suo attivo la traduzione di ben 150 applicazioni per iPhone e iPod Touch, ma è già in contatto con sviluppatori di giochi per PSP, Nintendo DS , Palm ed Android.

 

Se volete leggere tutta l’intervista continuate qui.

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