Apple rassicura gli altri produttori sulle nano-SIM: licenza d’uso senza royalties

Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato della questione relativa ad Apple e alla sua volontà di introdurre la nuova tipologia di nano-SIM, nonostante gran parte degli altri produttori, e principalmente Nokia, sembrerebbero essere contrari. Nel tentativo di convincere anche le altre aziende, Apple avrebbe comunicato l’intenzione di concedere la licenza su questo standard senza richiedere in cambio il pagamento di royalties.

Nel tentativo di placare le preoccupazioni degli altri produttori in merito alla possibile introduzione del nuovo standard 4FF, ovvero le nuove nano-SIM, sembra che l’azienda di Cupertino abbia inviato una lette all’ETSI (European Telecommunications Standards Institute) comunicando la volontà di non richiedere il pagamento di alcuna royalty per la licenza del suddetto standard. Questa decisione, se confermata, potrebbe potenzialmente tranquillizzare la concorrenza che, si leggeva, risultava essere preoccupata per un’eventuale disputa legata ai brevetti di questa tecnologia: “Apple ha affermato che concederà la licenza royalty-free di qualsiasi brevetto legato allo standard nano-SIM qualora questo venga adottato come standard e se gli altri produttori accetteranno gli stessi termini in accordo con il principio di reciprocità” riporta Florian Mueller di FOSS Patents.

Ricordiamo che ad opporsi all’introduzione delle nano-SIM è stata principalmente Nokia con alcune critiche sulla produzione di queste nuove SIM e al fatto che alcuni produttori più piccoli avrebbero difficoltà ad implementarle nei loro dispositivi, arrivando addirittura ad accusare l’azienda californiana di non aver raggiunto tutti i requisiti imposti dall’ETSI per l’introduzione di un qualsiasi nuovo standard. Una decisione come quella di non voler ricevere il pagamento di royalties delinea la volontà di Apple di poter sfruttare il nuovo standard per ottenere diversi vantaggi, come ad esempio la possibilità di rendere i suoi dispositivi più sottili, e non di ottenere dei profitti derivati dalle licenze. L’esito di questa vicenda sarà conosciuto entro la fine di questa settimana, quando l’ETSI comunicherà la propria decisione.

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