“This American Life” ha inventato parte della storia sulle cattive condizioni di lavoro alla Foxconn

Nel corso di Gennaio, il programma radiofonico This American Life ha prodotto un pezzo in cui si narrava delle cattive condizioni dei lavoratori in Foxconn, tuttavia pare che contenesse una serie di informazioni “inventate”. Questo è quanto emerge dal blog di Ira Glass.

La storia raccontata via radio prende il nome di “Mr.Daisey and the Apple Factory”, essa raccontava del viaggio dello sceneggiatore Mike Daisey presso le fabbriche della Foxconn per verificare le condizioni dei dipendenti nell’assemblaggio di iPhone e iPad.

Dal pezzo si evinceva una poca attenzione verso i lavoratori, tanto che le principali testate mondiali presero spunto dal tutto per puntare il dito contro Apple e scatenare una vera e propria bufera mediatica. Immediatamente, il CEO Tim Cook affermò che una tale affermazione era oltraggiosa e cercò di convincere il resto del mondo del grande impegno dell’azienda riguardo le condizioni dei dipendenti delle fabbriche.

Siccome da cosa nasce cosa, ecco che iniziarono le prime ispezioni da parte della FLA per poi sfociare in un vero e proprio documentario da parte della CBS. Come avete potuto notare il polverone è stato alzato da un programma radiofonico, ma se fosse tutto una bufala?

In un post pubblicato nella giornata di Venerdì, Glass afferma che Daisey ha ingannato tutto lo staff nel briefing riguardo la storia da pubblicare. Le menzogne, a quanto pare, stanno principalmente nell’aver incontrato lavoratori della Foxconn e riguardo l’uomo che è rimasto invalido a causa dell’assemblaggio di iPad e iPhone. A differenza della realtà, nel report si parlava di un gran numero di aziende visitate, di persone incontrate e di una serie d’eventi che hanno portato al ferire determinati operai.

Glass afferma che tutti sono “inorriditi di aver permesso un qualcosa di simile all’interno di una radio pubblica”. Da qui parte la difesa di Daisey stesso, egli sostiene che “ciò che faccio non è giornalismo, il mio è uno show che deve creare una connessione umana tra i nostri device e le brutali circostanze in cui vengono creati”. “Il pezzo è stato creato come combinazione di fatti, memorie e credo di averlo fatto con integrità; certamente, le indagini del New York Times e della FLA vogliono confermare la mia ipotesi”.

Parallelamente, lo stesso Glass sostiene di aver cercato di contattarlo per discutere di quanto proposto, ma si è sempre fatto trovare irrangiungibile. “Noi abbiamo ingannato gli ascoltatori offrendo una serie di dettagli riguardo certe persone incontrate da Daisey, io sospetto che egli non abbia visto e conosciuto nessuna di essa; gli ascoltatori potranno giudicare da soli”.

Nel frattempo, a dispetto di quanto affermato da Daisey, il New York Times ha immediatamente provveduto a rimuovere una parte del pezzo pubblicato in radio dal proprio sito. Nello specifico,  il pezzo rimosso diceva:

Ho viaggiato nel Sud della Cina e incontrato molti dipendenti di fabbriche che producono dispositivi elettronici. Ho parlato con un uomo che è rimasto invalido a causa di un incidente in Foxconn, esso lavorava nell’assemblaggio di Apple laptop e iPad. Quando gli ho mostrato il mio tablet, egli affermò di non averne mai visto uno acceso”.

Cercando di accedere a tale parte del pezzo troviamo la seguente dicitura:

In seguito alle nuove dichiarazioni, non possiamo garantire la veridicità di quanto precedentemente scritto; per questo motivo il pezzo è ora irrangiungibile.

Nonostante tutto questo, è risaputo delle precarie condizioni dei lavoratori e ci pare giusto investigare per cercare di migliorare la vita di coloro che soffrono nelle suddette fabbriche. Tuttavia è profondamente scorretto gettare fango su un’azienda quando in mano si hanno solamente supposizioni o stereotipi, la nostra speranza è che presto si possa davvero portare ad un miglioramento delle condizioni di vita, ma questa non è la giusta direzione.

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