Infinity Blade – Recensione completa

Ultimamente parliamo molto di Infinity Blade e, dopo la video recensione, vogliamo proporvi una recensione completa e testuale. Premesso che ho personalmente terminato il gioco ieri stesso, vediamo nel dettaglio i pregi e i difetti di questo titolo, così da valutarne assieme l’acquisto.

Abbiamo detto più volte che Infinity Blade è il primo vero gioco per iOS in grado di sfruttare l’Unreal Engine di Epic Games e di mostrarlo in tutto il suo splendore. Prima di questo titolo, abbiamo avuto modo di ammirare una grafica così splendida solo grazie ad Epic Citadel che, però, non era altro che una sorta di demo, non un vero gioco.

Dal punto di vista della grafica, non esiste alcun gioco in AppStore che possa anche solo lontanamente essere paragonato alla qualità di Infinity Blade che risulterà fenomenale anche su iPhone 3GS. A questo punto, però va fatta una considerazione molto importante, dal punto di vista tecnico. Tutti auspicano l’arrivo in AppStore di orde di giochi basati su Unreal Engine, dal momento che Epic Games ha annunciato, tempo fa, la sua intenzione di rilasciare agli sviluppatori tale motore grafico. Ma fate attenzione: fino ad ora abbiamo visto Epic Citadel, in cui possiamo muoverci in uno spazio privo di nemici o individui in movimento, quindi tanti poligoni ma quasi tutti statici. Poi abbiamo visto Infinity Blade, in cui è tutto statico a parte il nostro personaggio ed un solo avversario alla volta. Non è, inoltre, possibile muoversi liberamente nell’ambientazione, in questo gioco.

Non solo. Non riusciamo a vedere la faccia dei personaggi nè in Epic Citadel nè in Infinity Blade. Non è un caso. Una delle cose più difficili da rappresentare tecnicamente, quando si realizza un gioco, sono, di fatti, proprio le caratteristiche facciali degli individui. In questo caso, anche Unreal Engine avrebbe potuto sfigurare un po’ e, dunque, non vediamo niente di così complesso e, diciamo, delicato. Tutti questi escamotage servono per “illudere” i giocatori che la grafica sia molto superiore a quello che è realmente. Se non ci sono numerosi nemici da affrontare, come in Heroe of Sparta, ad esempio, i poligoni in movimento possono essere tutti concentrati in un solo nemico e nel personaggio principale. Idem per quanto riguarda l’ambientazione: se non è neppure previsto lo spostamento del personaggio e tutto avviene con cinematiche o panoramiche, si possono usare tantissimi poligoni in più rispetto al normale senza il rischio di avere una scattosità di fondo.

Quindi, premesso che Unreal Engine sia davvero una spanna sopra agli altri motori grafici, non aspettatevi nessun miracolo per i prossimi eventuali titoli che dovessero sfruttare questo motore, a meno che non usino anche essi pesanti escamotage per concentrare il numero dei poligoni. Non molte persone pensano a questo dettaglio ma non fatevi ingannare: la grafica di Infinity Blade è stupenda specialmente per queste ragioni.

Veniamo ora al GamePlay. Quello che potremo fare è, semplicemente:

  • Osservare uno scenario e muovere la visuale un po’ a sinistra ed un po’ a destra, con delle panoramiche. Analizzeremo lo scenario e cercheremo pozioni e denaro. Se li vedremo, potremo raccoglierli toccandoli con le dita. In ogni scenario ci sarà una via da seguire, evidenziata da un cerchio luminoso lampeggiante, o un avversario da affrontare.
  • Avremo una minima libertà di scelta sulla via da seguire, in realtà in due sole occasioni, durante il gioco. Insomma, potremo seguire un paio di percorsi alternativi ma niente di più. Il personaggio si muoverà da solo con una cinematica e ci ritroveremo in un altro scenario da “osservare” con le panoramiche. Punto. Niente movimento.
  • Affrontando gli avversari, combatteremo con una serie di mosse a nostra disposizione: schivata, parata, battuta (intercettare l’arma dell’avversario in movimento con la nostra arma, così da aprire la sua guardia e vanificarne l’attacco) ed una serie di attacchi. Avremo a disposizione anche un super attacco che aprirà la guardia dell’avversario dandoci la possibilità di riempirlo di botte per pochi secondi ed un pulsante magia. Le magie si eseguono dopo aver premuto il pulsante magia, disegnando dei semplici simboli sullo schermo: avremo magie di fuoco, fulmine, veleno, guarigione, ripristino dello schudo, ghiaccio, etc.
  • Sconfiggendo i nemici, trovando dell’oro e dei forzieri in giro per l’ambientazione, eccetera, ci arricchiremo e potremo acquistare nuove armi, armature, accessori. Chiaramente, otterremo anche punti esperienza e potremo migliorare le stat del nostro personaggio. Interessante il fatto che anche le nostre attrezzature otterranno punti esperienza: come a dire che il nostro personaggio impara a usarle in modo migliore. Questo farà si che le attrezzature siano più efficaci in combattimento, chiaramente. Ah, una nota: Infinity Blade è il nome dell’arma più potente che potremo ottenere durante il gioco, quella in possesso del boss finale, il Re Dio, per inciso.

Il gioco, in soldoni, si caratterizza come un ammazza, accumula esperienza e denaro, compra nuovo equipaggiamento, impara a usarlo meglio, migliora il tuo PG, ammazza, reitera il tutto. Niente di più lontano da un gioco di ruolo: avete idea del perché si dica gioco di “ruolo”? Perché, nei veri GDR, ci si impersona nei passi di un personaggio, se ne prende il ruolo, e lo si interpreta. Si praticano scelte, c’è una solida storia di fondo, eccetera. La crescita del PG, in un GDR, è solo una delle caratteristiche. In Infinity Blade è praticamente l’unica caratteristica. Può piacere o meno, non è un difetto o altro, è solo che IB non è un GDR.

Gli attacchi si eseguono con degli slide sullo schermo, nella direzione in cui vorremmo veder muovere la lama. Le animazioni sono poche ma pregevoli e, da praticamente avanzato di Scherma Storica e Sportiva, posso dire che è molto bello vedere, in un videogame come questo, tecniche fedeli alle originali, per il combattimento spada e scudo, e persino tecniche ricercate come le “battute” (vedi sopra) e i colpi-in-tempo. Per me, combattere in questo gioco è davvero piacevole e divertente.

Per arrivare ad incontrare il boss finale non sono necessari più di 15 / 20 minuti di gioco circa. Il Re Dio, ogni volta, ci sconfiggerà, di generazione in generazione, facendo si che nostro figlio, 20 anni dopo circa, ritorni ogni volta con l’intenzione di vendicarci. Ogni volta, noi vestiremo i panni del figlio e dovremo affrontare tutti i combattimenti di nuovo. Gli avversari cambieranno leggermente texture e colore e, nelle varie locazioni, si mescoleranno un po’ ma, sostanzialmente, saranno sempre gli stessi. Tutto si ripete fino a che non riusciremo a dare del filo da torcere al Re Dio. A quel punto, lui ci chiederà di unirci a lui nella lotta contro gli altri immortali e, se accetteremo, vedremo il finale alternativo del gioco, altrimenti continueremo a combattere e dovremo cercare di sconfiggerlo.

Non appena, col passare delle generazioni, avremo ottenuto abbastanza oggetti ed esperienza da essere in grado di sconfiggere il Re Dio, il gioco terminerà nel suo finale normale. E noi ricominceremo a giocare con un’altra generazione ancora e ancora… Non esiste varietà nel gioco, purtroppo. Si combatte e basta anche se, va detto, per diventare davvero bravi occorre molto allenamento. Per quanto riguarda l’acquisto di armi ed armature c’è un dettaglio che non ho apprezzato ma che, ne sono certo, non darà fastidio ai più: strano come il design dei personaggi e degli ambienti, nonché delle attrezzature, sia decisamente superbo ma, poi, ottenendo l’arma migliore che ci sia, lo scudo più potente, l’armatura più efficace e l’elmo migliore, ognuno di questi oggetti oggetti abbia uno stile grafico differente e, quindi, indossando il meglio del meglio disponibile nel negozio, il nostro PG sembri, alla fine, una sorta di arlecchino. Peccato. Sarebbe stato meglio un killer design finale coerente, non credete?

Nota negativissima va fatta per la localizzazione. Le traduzioni sono pedestri, pessime, veramente terribili. Non credo sia neppure stato usato Google Translate per tradurre il gioco, le parole sono proprio sbagliate e le frasi, spesso, non hanno alcun senso. Tanto che, certe volte, è difficile capire a cosa servano certi oggetti. Speravo, tramite le opzioni, di poter settare la lingua come Inglese ma, purtroppo, Infinity Blade prende la lingua dalle impostazioni del telefono… non c’è scampo, a meno di cambiare la lingua all’iPhone.

La longevità può, inizialmente, sembrare molto grande, per via delle armi. Così non è, ho ottenuto tutte le migliori armi nella sola giornata di ieri (ed ho viaggiato in aereo, mi sono spostato in continuazione, avrò giocato qualche ora, non tutto il giorno) e sono diventato discretamente bravo, tanto da avere, infatti, finito più volte il gioco in tutti i modi possibili. Mi diverto ancora a giocarci ma non so più cosa fare, se non incrementare l’esperienza del mio PG ed i suoi soldi in un loop senza senso…

Il prezzo vale il gioco? No, costa decisamente troppo. Anche se va detto che con un solo acquisto avremo sia la versione iPhone che quella iPad, è un’App universale. Ci sono pregi e difetti ma un gioco del genere non può costare così tanto, in un ambiente come AppStore. Attenzione, però, pare che ci siano aggiornamenti in vista, per fortuna. Una schermata tra le opzioni di gioco di avverte che, presto, arriveranno scontri online con altri giocatori, nuovi capitoli, armi, nemici, ambienti da esplorare, eccetera. Questo mi fa ben sperare e, quindi, attendo fiducioso un aggiornamento. Per ora il gioco mi convinve abbastanza ma, come quasi tutti i giocatori in rete, mi aspettavo molto di più.

  • Grafica: 5/5
  • Giocabilità: 3/5
  • Longevità: 2/5
  • Sonoro: 4/5
  • VOTO FINALE: 3/5
HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
Giochi