
OpenAI ha ufficializzato l’acquisizione di io, la startup hardware fondata da Jony Ive, l’ex mente creativa dietro il design dell’iPhone, del MacBook e di tanti altri prodotti Apple.
La cifra? Secondo Bloomberg, 6,5 miliardi di dollari, in quella che è la più grande acquisizione di sempre per OpenAI.
Jony Ive e Sam Altman, CEO di OpenAI, collaborano da oltre due anni su questo progetto ambizioso. In un video condiviso dalla stessa OpenAI, entrambi parlano con entusiasmo della visione comune: creare una nuova generazione di dispositivi intelligenti, nati per superare i limiti degli attuali smartphone e computer.
“Ho la netta sensazione che tutto ciò che ho imparato negli ultimi 30 anni mi abbia portato fin qui”, ha dichiarato Ive. E quando un designer come lui – capace di ridefinire intere categorie di prodotto – parla così, conviene ascoltare.
Nel team che entrerà a far parte di OpenAI ci sono anche Tang Tan, Evans Hankey e Scott Cannon, ex membri di spicco del design team di Apple, insieme al fidato Marc Newson, con cui Ive ha già lavorato in passato. LoveFrom, lo studio fondato da Ive dopo l’addio ad Apple nel 2019, curerà tutto il design dei prodotti OpenAI.
Altman ha già avuto modo di testare un prototipo segreto a casa sua. “È il pezzo di tecnologia più interessante che il mondo abbia mai visto”, ha detto, con un entusiasmo che va ben oltre la retorica da keynote.
Le indiscrezioni parlano di un dispositivo senza schermo, una sorta di assistente vocale potenziato dall’intelligenza artificiale, che potrebbe ricordare il concetto alla base del Rabbit R1 o dell’Humane AI Pin. Ma a differenza di quei prodotti, finora poco convincenti sul piano dell’adozione, qui entra in gioco un aspetto cruciale: l’unione tra design di livello assoluto e AI all’avanguardia.
Secondo Ive, i dispositivi attuali sono “vecchi di decenni” nel loro approccio all’interazione. La sua ambizione è chiara: superare i limiti degli smartphone così come li conosciamo e ripensare da zero cosa significa usare un computer nel 2026 e oltre.
La mossa di OpenAI ha inevitabilmente un sapore provocatorio. Apple, nonostante la sua potenza hardware, è in evidente ritardo sull’intelligenza artificiale generativa, mentre OpenAI è tra i leader indiscussi. L’acquisizione di io e l’arrivo di un dispositivo radicalmente nuovo potrebbero rappresentare quella “prossima grande cosa” che tutti aspettano dopo l’iPhone.
In questo contesto, Apple si trova nella posizione insolita di osservatore, mentre un ex pezzo fondamentale della sua storia (Jony Ive) e uno dei protagonisti dell’attuale rivoluzione AI (Altman) uniscono le forze per ridefinire il gioco.
L’acquisizione di io è ancora soggetta all’approvazione regolamentare, ma dovrebbe essere completata entro l’estate 2025. Il primo prodotto della partnership dovrebbe essere presentato nel 2026, anche se le aspettative sono già altissime.
“Siamo sull’orlo di una nuova generazione tecnologica, capace di tirar fuori il meglio di noi stessi”, ha dichiarato Ive. E se chi ha immaginato l’iPhone oggi promette qualcosa di ancora più impattante, forse è il caso di cominciare a crederci davvero.