Gli AirPods Pro possono fungere da apparecchi acustici a prezzi accessibili, con uno studio che suggerisce che funzionano bene come dispositivi dedicati che hanno prezzi a quattro cifre.

Gli apparecchi acustici moderni sono dispositivi sofisticati, con la capacità di filtrare le gamme di frequenza indesiderate e mettere a fuoco i suoni che servono all’utente. Ma tutto questo ha un costo. Un tipico apparecchio acustico di fascia media costa diverse migliaia di euro e quelli di fascia alta arrivano a superare anche i 10.000 euro.
Apple è da tempo interessata alla funzionalità degli apparecchi acustici. Già nel 2013, il programma MFi dell’azienda si è ampliato per consentire all’iPhone di aggiungere funzionalità agli apparecchi acustici Bluetooth. Nel 2018, iOS 12 ha aggiunto una funzione Live Listen e Apple ha poi introdotto la funzionalità Conversation Boost su AirPods Pro, che aumenta la ricezione del microfono rispetto ai suoni che provengono di fronte all’utente, per ascoltare meglio qualcuno che sta parlando.
Il WSJ ha condiviso uno studio che suggerisce che gli AirPods Pro si comportano bene se confrontati con dispositivi dedicati molto più costosi.
Uno studio pubblicato martedì sulla rivista iScience ha rilevato che la funzione di amplificazione del suono sugli AirPods Pro ha aiutato gli adulti con ipoacusia da lieve a moderata a sentire il parlato quasi quanto gli appositi apparecchi acustici.
Lo studio è stato condotto su scala molto ridotta, ma i test hanno anche rilevato che AirPods Pro soddisfa quattro standard di apparecchi acustici su cinque. Gli AirPods 2 hanno soddisfatto due standard su cinque.
Il limite più grande è la durata della batteria, poiché gli AirPod utilizzano i microfoni dell’iPhone e quindi necessitano di una connessione Bluetooth costante.
Gli apparecchi acustici utilizzano invece microfoni interni per captare i suoni ambientali, a tutto vantaggio dell’autonomia.
Al momento, nessun ente autorizzerà l’utilizzo medico degli AirPods per chi ha problemi di udito, ma la strada intrapresa da Apple è quella giusta e le cose potrebbero cambiare tra qualche anno, rendendo molto più accessibili economicamente le funzionalità degli apparecchi acustici.