Apple è coinvolta in diverse controversie, ma una delle più strane riguarda il coinvolgimento dell’azienda nella App Association.

Un recente articolo sostiene che Apple esercita un’influenza significativa su un organismo progettato per rappresentare gli sviluppatori, quando i loro interessi potrebbero essere in contrasto con quelli dell’azienda proprietaria dell’App Store.
La App Association si descrive come “la voce leader del settore sull’economia delle app” e afferma di rappresentare più di 5.000 sviluppatori, compresi i produttori di dispositivi connessi.
In qualità di voce leader del settore dell’economia delle app per i nostri membri e per i responsabili politici, forniamo risorse e strumenti per aiutare i creatori di app a comprendere le norme, i regolamenti e le best practice che sono fondamentali per garantire il successo e la fiducia dei consumatori. I nostri membri ed esperti testimoniano spesso davanti al Congresso su argomenti che vanno dall’internet delle cose all’innovazione sanitaria connessa. Inoltre, ospitiamo regolarmente briefing e dimostrazioni di prodotti per presentare le innovazioni ed evidenziare i problemi affrontati dagli imprenditori in tutto il Paese.
Dato che alcuni sviluppatori di app sono impegnati in battaglie contro Apple per questioni quali le commissioni dell’App Store, a prima vista sembrerebbe strano che l’azienda di Cupertino abbia una qualche influenza sull’associazione, ma questo è quello che sostiene l’articolo.
Quattro ex dipendenti della App Association hanno dichiarato a Bloomberg che Apple determina gli obiettivi e le politiche del gruppo.
La App Association si presenta come la voce principale di migliaia di sviluppatori di app in tutto il mondo. In realtà, la maggior parte dei suoi finanziamenti proviene da Apple.
Il gigante tecnologico non è membro dell’associazione, ma svolge un ruolo dominante dietro le quinte nel definire le posizioni politiche del gruppo.
In effetti, notano i critici, il programma di lobbying dell’associazione segue da vicino quello di Apple, anche quando è in contrasto con gli sviluppatori di app.
L’articolo dà l’impressione che Apple stia in qualche modo fornendo denaro all’associazione tramite vie indirette per influenzare la politica. Inoltre, suggerisce che Apple sta cercando di esercitare un’influenza senza però voler essere membro dell’associazione.
In realtà, Apple sta appoggiando da anni – e pubblicamente – una delle iniziative dell’associazione, e cioè il tentativo di introdurre accordi FRAND più ragionevoli, nell’ambito della necessaria riforma dei brevetti.
Il FRAND si applica ai cosiddetti brevetti standard ed essenziali, cioè quelli senza i quali sarebbe impossibile produrre uno smartphone o un altro dispositivo. Il principio stabilisce che il titolare deve concedere in licenza il diritto di utilizzare la tecnologia brevettata a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie.
Apple è chiaramente molto interessata a questo settore e sponsorizza questa proposta, insieme ad altre aziende come Cisco, Intel e Microsoft. È quindi probabile che i finanziamenti di Apple a favore della App Association di cui parla l’articolo siano legati ad iniziative di promozione di tali proposte.