App store di terze parti e interoperabilità di iMessage, l’UE è pronta a emanare il nuovo DMA

Emergono nuovi dettagli ufficiali del DMA dell'Unione Europea che potrebbero cambiare per sempre App Store e iMessage.

Apple sarà costretta a consentire agli utenti di utilizzare app store e sistemi di pagamento di terze parti, oltre a rendere iMessage interoperabile con altri servizi di messaggistica, dal Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea.

apple eu

Un documento appena pubblicato dalla Commissione Europea spiega e chiarisce nel dettaglio alcuni punti del Digital Markets Act per le aziende designate come “gatekeeper”. È quasi certo che Apple sarà classificata proprio come “gatekeeper”, a causa delle dimensioni del suo fatturato annuo nell’UE, della sua proprietà e della sua gestione di piattaforme con un gran numero di utenti attivi e della sua “posizione radicata e duratura” in questi ambiti. Questo documento ufficiale conferma quanto era emerso alcuni giorni fa con una versione provvisoria del DMA.

In pratica, l’UE ribadisce che i gatekeeper dovranno consentire agli utenti di installare app store di terze parti, mentre gli sviluppatori dovranno essere in grado di interagire con i propri servizi, promuovere le proprie offerte al di fuori della piattaforma del gatekeeper e utilizzare sistemi di pagamento di terze parti, oltre che accedere ai dati raccolti da ogni singolo gatekeeper.

Una delle nuove aggiunte al DMA è l’obbligo di rendere interoperabili i servizi di messaggistica, insieme a chiamate vocali e videochiamate. Il documento chiarisce che uno sviluppatore di terze parti dovrà richiedere l’interoperabilità con un servizio di gatekeeper e il gatekeeper dovrà conformarsi entro un lasso di tempo prestabilito.

I gatekeeper dovranno quindi supportare la messaggistica tra utenti su piattaforme diverse, ma il DMA include disposizioni simili per l’espansione alle chat di gruppo dopo due anni e alle chiamate video e audio dopo quattro anni. Queste regole potrebbero quindi obbligare Apple e Meta a rendere interoperabili tra loro i vari iMessage, WhatsApp e Messenger.

Il DMA afferma che i gatekeeper che ignorano le regole potrebbero ricevere multe fino al 10% del fatturato annuo mondiale e totale dell’azienda, o il 20% in caso di ripetute violazioni, nonché sanzioni periodiche fino al 5% del totale. Laddove i gatekeeper commettano violazioni sistematiche, la Commissione europea potrà imporre sanzioni aggiuntive, come obbligare un gatekeeper a vendere un’attività o parti di essa, comprese unità, beni, diritti di proprietà intellettuale o marchi, o vietare a un gatekeeper l’acquisizione di qualsiasi azienda che fornisce servizi nel settore digitale.

Una volta che il documento finale sarà pubblicato ufficialmente, il Parlamento europeo e il Consiglio dovranno approvarlo prima che possa entrare in vigore.

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