Apple pubblica uno studio che dimostra il successo degli sviluppatori su App Store

Un nuovo studio commissionato da Apple mette in evidenza il grande successo degli sviluppatori di terze parti su App Store.

Apple ha condiviso un nuovo studio sull’App Store commissionato agli analisti di Analysis Group, dal quale si evince il successo degli sviluppatori di terze parti.

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Lo studio è stato pubblicato in un momento in cui Apple sta affrontando diverse problematiche relative all’App Store, visto che diversi governi stanno facendo pressione per aprire ai sistemi di pagamento di terze parti e al sideloading con store alternativi a quello ufficiale.

Con questo report, l’obiettivo di Apple è quello di offrire informazioni sull’ecosistema creato dall’App Store e sui contenuti che gli sviluppatori stanno creando sulla piattaforma. La prima parte dello studio si concentra sui numerosi modi in cui gli sviluppatori possono raggiungere i consumatori al di fuori dell’App Store, tramite dispositivi non iOS come altri smartphone, PC e console e attraverso altri mercati digitali.

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La seconda parte dello studio si concentra sulla crescita dell’App Store nel tempo: ora ci sono 1,8 milioni di app, il 99,9% delle quali sono app di terze parti poiché lo studio sottolinea più volte che Apple ha solo 60 app.

La parte finale dello studio si concentra sull’ampiezza delle app di terze parti disponibili come alternative alle app create da Apple e sottolinea che per molte categorie come social network, cibo, pianificazione dei viaggi e servizi di incontri, queste app sono l’unica opzione in quanto Apple non compete in tali categorie. Il report sottolinea inoltre che nella maggior parte delle categorie, le app di Apple sono “eclissate in popolarità e rappresentano una quota relativamente piccola di utilizzo”.

Nello studio, le migliori app in ciascuna categoria ‌su App Store‌ sono elencate e confrontate con le app Apple. Negli Stati Uniti, Spotify è 1,6 volte più popolare di Apple Music tra gli utenti Apple in termini di utenti attivi giornalieri o tempo trascorso nell’app, Netflix è 17 volte più popolare di Apple TV+ e la quota di Apple tra le app TV non ha mai superato il quattro percento nei paesi inclusi nello studio. “Le app di Apple sono raramente quelle più popolari in un tipo particolare di categoria e rappresentano una piccola parte degli utilizzi“, si legge nel rapporto.

La quota di Apple nella maggior parte delle categorie di app scende al di sotto del 40 percento ed è spesso molto inferiore. Quando si tratta di app di comunicazione come Telefono, Messaggi e altre, Apple ha una quota del 41% negli Stati Uniti perché compete con WhatsApp, Messenger, Instagram e altre alternative. Per la categoria mappe, l’azienda ha una quota del 36%, mentre nella categoria TV ha una quota del tre percento e in quella “Lettura” ha una quota dell’otto percento.

Lo studio approfondisce diverse categorie di app in cui Apple compete, tra cui comunicazione, lettura, streaming musicale, mappe, streaming TV e video, giochi, salute e fitness, e notizie.

Ecco alcuni punti salienti:

  • Le app di terze parti sono le uniche opzioni per i consumatori per intere categorie, incluse social network, servizi di appuntamenti, pianificazione del viaggio e cibo e bevande.
  • Le app più utilizzate spesso variano da paese a paese
  • Le app di terze parti sono le più popolari tra gli utenti iPhone‌ nella maggior parte delle regioni per i principali tipi di app, tra cui streaming di musica, streaming TV e film, lettura, comunicazione e app di mappatura.
  • In molti tipi di app, le app di Apple rappresentano una quota relativamente piccola di utilizzo tra gli utenti ‌iPhone‌. Questo anche se alcune app Apple sono preinstallate per abilitare le funzionalità principali del dispositivo.
  • Gli utenti di ‌iPhone‌ spesso utilizzano più app all’interno di una singola categoria, in particolare per comunicare, leggere le notizie, guardare video o navigare, sottolineando la facilità con cui gli utenti possono passare da un’app all’altra e l’ampiezza delle opportunità per gli sviluppatori.

Alla fine, Apple sottolinea l’ampia gamma di strumenti che mette a disposizione degli sviluppatori, insieme agli investimenti che fa per creare una nuova generazione di sviluppatori tramite Everyone Can Code, App Development in Swift e Swift Playgrounds.

Tutti i dati utilizzati per lo studio provengono da Data.Ai (App Annie), che ha esaminato metriche come utenti attivi, tempo trascorso nelle app e numero totale di download.

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