
Apple ha archiviato il capitolo iPhone e ora si prepara al lancio autunnale, quelli “silenziosi” di ottobre, quelli diffusi con un comunicato, un video e qualche intervista mirata.
A mettere ordine nelle attese è Mark Gurman, che nel suo Power On parla senza giri di parole: questa settimana dovremmo vedere almeno due prodotti con chip M5 (iPad Pro e Vision Pro) e con buona probabilità un MacBook Pro equipaggiato sempre con M5 “base”. Niente keynote a Cupertino, quindi: una finestra d’annuncio rapida, che libera il campo ai preordini e alle prime recensioni.
Il lancio quasi simultaneo di iPad Pro M5 e Vision Pro M5 racconterebbe un filo conduttore chiarissimo: portare la stessa architettura sulle due macchine più “creative” dell’ecosistema. Non è solo una questione di benchmark. Con M5 Apple allinea inferenza locale, acceleratori neurali e una gestione energetica che permette sessioni più lunghe su schermi ProMotion e headset.
Se siete su iPad Pro M4, l’upgrade non sarà epocale ma potrebbe risultare tangibile se lavorate con editing video 4K/ProRes, illustrazione vettoriale complessa, rendering 3D leggero o se sfruttate intensamente le funzioni di Apple Intelligence on-device. In un colpo solo ci aspettiamo CPU/GPU più spinte, neural engine più ampio e memoria più veloce, con benefit immediati su LumaFusion, DaVinci, Procreate, Affinity e compagnia.
Su Vision Pro, M5 significa due cose: buffer termico migliore (quindi comfort) e headroom extra per app che mischiano video volumetrico, ambienti complessi e multitasking tra schermi virtuali. Non sappiamo se questo modello arriverà in Italia.
Il terzo tassello della settimana dovrebbe essere un MacBook Pro con M5 standard. Una scelta coerente: Apple sposta il piede d’ingresso della linea Pro e rimanda a inizio 2026 le varianti M5 Pro e M5 Max. Il risultato è un portatile che per tanti creator e sviluppatori front-end sarà già più che sufficiente: Xcode snello, Lightroom più scattante, montaggio 4K non troppo stratificato.
Se invece vivete di plugin pesanti, simulazioni, color grading multicamera, modelli ML locali… aspettate i Pro/Max: le differenze lì non si misurano in secondi ma in flussi di lavoro.
E tutto il resto? HomePod mini, Apple TV e AirTag restano nel cassetto
Gurman lo ribadisce: HomePod mini, Apple TV e AirTag rinnovati non sono saltati, ma non aspettateveli questa settimana. Restano prodotti “da comunicato”, perfetti per un’uscita a ridosso delle festività, ma la priorità ora è mettere M5 in vetrina.
All’orizzonte, sempre secondo indiscrezioni credibili, vedremo anche un iPad con A18, un iPad Air con M4, due monitor esterni da 27″ e il nuovo iPhone 17e nella prima metà del 2026.
Cosa attendete di più?
Rumor