
Alla Casa Bianca, in occasione di un evento dedicato all’intelligenza artificiale organizzato dalla first lady Melania Trump, i leader delle più grandi aziende hi-tech del mondo si sono ritrovati per una cena che ha destato molta attenzione mediatica. Tra i presenti, anche Tim Cook, che non ha mancato di sottolineare il ruolo di Trump nel promuovere investimenti e innovazione sul territorio statunitense.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il presidente Trump ha guidato l’incontro in un format che ricordava le sue riunioni di governo: ogni leader presente ha avuto modo di prendere la parola per ringraziare il Presidente per il suo impegno nel settore tecnologico, in particolare sul fronte della produzione di semiconduttori e dello sviluppo dell’AI.
Alla cena hanno partecipato figure di spicco come Sam Altman (CEO di OpenAI), Mark Zuckerberg (CEO di Meta), Bill Gates, Sundar Pichai (CEO di Alphabet) e Arvind Krishna (CEO di IBM).
Quando è arrivato il suo turno, Tim Cook ha scelto di ribadire l’impegno di Apple a investire pesantemente negli Stati Uniti, sottolineando come questo sia stato reso possibile dal contesto favorevole creato dall’amministrazione Trump:
Voglio ringraziarla per aver impostato il tono giusto, tale da permetterci di fare un grande investimento negli Stati Uniti e di mantenere una parte importante della produzione qui. Credo che questo dica molto della sua leadership e della sua attenzione all’innovazione.
Cook si riferiva chiaramente al programma da 600 miliardi di dollari che Apple ha presentato di recente sotto il nome di American Manufacturing Program, una riorganizzazione degli investimenti domestici già avviati dall’azienda negli ultimi anni.
Non si è parlato soltanto di produzione industriale. L’incontro è stato anche occasione per affrontare le sfide future legate all’intelligenza artificiale. Trump ha chiesto a Sundar Pichai dettagli sulla recente vittoria legale che ha evitato ad Alphabet lo smembramento di asset strategici come Chrome e Android, rafforzando così il ruolo di Google nei suoi rapporti con Apple e Mozilla.
News