
L’Italia è uno dei cinque Paesi europei scelti per testare un nuovo sistema di verifica dell’età destinato a proteggere i minori durante la navigazione online. Il programma pilota, annunciato dalla Commissione Europea, coinvolgerà anche Francia, Spagna, Danimarca e Grecia e rientra nel più ampio quadro delle nuove linee guida sul Digital Services Act.
Il sistema si basa sugli stessi standard tecnici del futuro Portafoglio europeo di identità digitale, in arrivo nel 2026. Ogni Paese potrà decidere se integrare il tool in un’app già esistente, come SPID o CIE, o creare una soluzione dedicata. In entrambi i casi, l’obiettivo è verificare l’età degli utenti senza compromettere la privacy, evitando la condivisione di dati sensibili.
Per i minori italiani, questo significa che in futuro sarà più difficile accedere a contenuti inadatti, ma anche più semplice per i genitori affidarsi a uno strumento sicuro, certificato a livello europeo.
Nel mirino della Commissione ci sono 19 grandi piattaforme, tra cui Meta, TikTok e X, chiamate a:
- limitare l’esposizione dei minori a contenuti pericolosi;
- contrastare il cyberbullismo;
- rimuovere design “addictive” pensati per trattenere i più giovani più a lungo online.
Essere parte di questo test rappresenta un riconoscimento importante per l’Italia, che gioca un ruolo attivo nel definire i nuovi standard digitali europei. La collaborazione tra enti governativi e piattaforme online sarà cruciale per il successo dell’iniziativa.
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