
Foxconn ha avviato l’importazione dei primi componenti chiave per iPhone 17 in India, segno che Apple sta entrando nella fase cruciale della pre-produzione del suo prossimo smartphone. Lo riporta The Economic Times, che ha analizzato i dati doganali relativi alle spedizioni effettuate nel mese di giugno.
Si tratta di una mossa strategica di alto livello, che conferma l’intenzione di Apple di spostare una parte sempre più consistente della propria catena produttiva fuori dalla Cina. Una transizione che si fa ogni anno più concreta, e che con iPhone 17 potrebbe segnare una vera svolta.
Secondo le fonti citate, Foxconn ha ricevuto nei propri impianti indiani componenti fondamentali come display, vetro di copertura, moduli della fotocamera posteriore e parti meccaniche della scocca.
Questi elementi rappresentano circa il 10% delle importazioni totali dalla Cina per il mese, il che è sufficiente a indicare un’avviata fase di trial production, ovvero una produzione di prova prima della fase industriale di massa, prevista per agosto.
La grande novità è che, per la prima volta, Apple punta ad avviare la produzione contemporaneamente in Cina e India, in modo da essere pronta per un lancio globale a settembre, senza ritardi tra i vari mercati. Un traguardo mai raggiunto finora: basti pensare che con iPhone 14 la produzione in India iniziò ben sei settimane dopo rispetto a quella cinese.
L’India ha già partecipato in modo più attivo al processo di New Product Introduction (NPI), che regola le prime fasi di sviluppo e produzione dei nuovi iPhone. Questo coinvolgimento era già avvenuto con iPhone 16 e iPhone 16 Plus, e ora viene ulteriormente rafforzato con iPhone 17.
Non è un caso. Apple sta chiaramente cercando di diversificare la propria catena produttiva, come reazione alla crescente instabilità geopolitica e commerciale tra Stati Uniti e Cina. In questo contesto, l’India sta diventando una pedina strategica, anche grazie agli incentivi governativi previsti dal programma PLI (Production Linked Incentive).
Secondo diverse fonti interne citate dal report, Apple e Foxconn puntano a consolidare ulteriormente la presenza in India nel medio-lungo termine, con una parte sempre più consistente della produzione affidata proprio a questo paese.
Tuttavia, il percorso non è privo di ostacoli. In particolare, si segnalano dimissioni in massa di tecnici cinesi specializzati, rientrati in patria dopo aver supervisionato la progettazione degli impianti e la formazione dei lavoratori indiani.
Questi ingegneri sono fondamentali per garantire la precisione nella produzione dell’iPhone, dove anche una differenza di un solo millimetro può compromettere l’intero processo di controllo qualità. Inoltre, sono loro a conoscere nel dettaglio gli stampi personalizzati e le tecniche di assemblaggio utilizzate da Apple.
Nonostante ciò, fonti governative indiane si dicono ottimiste: il rientro degli ingegneri in Cina non dovrebbe avere impatti concreti sulla tabella di marcia di Apple, che continua a scalare la produzione come da programma. Anche i colli di bottiglia legati all’importazione di macchinari industriali starebbero finalmente diminuendo.