Dimenticate gli annunci in pompa magna con feature futuristiche che poi spariscono per mesi (o anni). Secondo Mark Gurman di Bloomberg, Apple ha deciso di rallentare gli annunci anticipati di nuove funzionalità e tecnologie, limitandosi a comunicarle solo quando saranno davvero vicine al lancio.
Una svolta significativa nella strategia di comunicazione di Cupertino, che arriva dopo una serie di ritardi che hanno messo in discussione l’affidabilità delle promesse fatte sul palco della WWDC.
Il caso più emblematico è quello di Siri e Apple Intelligence. Alla WWDC 2024, Apple aveva mostrato un assistente vocale profondamente potenziato dall’AI, con funzionalità personalizzate in arrivo entro l’anno successivo. Ma a metà 2025, di quella Siri avanzata non c’è ancora traccia, se non nei rumor o nei documenti interni.
Un buco comunicativo che ha generato forti critiche tra gli utenti e perdita di credibilità, soprattutto in un momento in cui Google, Microsoft e perfino Samsung stanno correndo (e lanciando) i propri assistenti AI senza mezzi termini.
Altro esempio è CarPlay Ultra. Presentato con entusiasmo alla WWDC 2022 come la nuova frontiera dell’integrazione tra iPhone e auto, il sistema ha vissuto due anni di silenzio, senza date, beta né roadmap pubblica. Solo pochi giorni fa, Apple ne ha annunciato finalmente la disponibilità, limitata ai nuovi modelli Aston Martin.
Per molti utenti e osservatori del settore, è un classico caso di “annuncio Apple che invecchia male”, dove l’hype iniziale si spegne davanti all’attesa eterna.
Secondo quanto riportato da Gurman e Drake Bennett, Apple eviterà sempre più spesso di mostrare in anteprima funzionalità lontane dal lancio, preferendo presentare feature già pronte o in fase finale di sviluppo.
Sebbene questo approccio possa ridurre l’effetto sorpresa durante gli eventi Apple, garantirà più affidabilità e meno frustrazione nel pubblico.
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