
Continua il processo di riorganizzazione interna in casa Apple, e questa volta le novità riguardano due divisioni cruciali per il presente e il futuro dell’azienda: Apple Music e gli Affari Internazionali.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, le modifiche ai vertici non coinvolgono Siri (come invece accaduto nei recenti avvicendamenti legati a Apple Intelligence), ma riflettono un cambiamento strategico più ampio nella struttura manageriale di Cupertino.
Per Apple Music, Apple ha deciso di affidare la co-gestione della piattaforma a due figure chiave: Rachel Newman, dirigente di lungo corso all’interno dell’azienda, e Ole Obermann, ex dirigente di TikTok specializzato in contenuti musicali e accordi con le major
I due riporteranno direttamente a Oliver Schusser, figura ormai centrale nel mondo dei servizi Apple. Schusser, infatti, gestisce non solo Apple Music, ma anche Apple TV+, le iniziative sportive e il brand Beats, oltre ai servizi nei mercati internazionali.
La nomina di Obermann, in particolare, suggerisce un interesse crescente da parte di Apple verso l’ecosistema musicale “social-first” tipico di piattaforme come TikTok, dove musica e viralità vanno di pari passo. L’obiettivo? Probabilmente rendere Apple Music più appetibile alle nuove generazioni, senza snaturare l’identità curata e premium del servizio.
Cambiamenti significativi anche nel reparto dedicato agli affari istituzionali. La notizia più rilevante riguarda la struttura gerarchica: le squadre operative in Asia ed Europa saranno ora sullo stesso piano gerarchico del team USA, guidato da Tim Powderly, storico punto di riferimento per le relazioni governative sul territorio americano.
Una mossa che lascia intendere una maggiore attenzione verso gli equilibri geopolitici globali, in un momento in cui Apple deve destreggiarsi tra pressioni regolatorie europee, tensioni commerciali con la Cina e relazioni complesse con l’amministrazione statunitense.
In questo scenario entra in gioco anche Nick Annman, braccio destro di Lisa Jackson (che riporta direttamente a Tim Cook), ora incaricato di gestire i rapporti con India, Cina e la Casa Bianca. Una responsabilità enorme, considerando che proprio in questi mercati si giocano partite fondamentali per la supply chain, la produzione e l’espansione dei servizi Apple.