Phil Schiller mette gli utenti dell’App Store prima degli sviluppatori e dei profitti

Le scelte di Phill Schiller nella gestione dell'App Store avrebbero creato diversi contrasti interni in Apple.

Un articolo di approfondimento su Phil Schiller sostiene che la sua insistenza sulla migliore esperienza utente nell’App Store lo sta mettendo in contrasto con i responsabili commerciali di Apple.

Phil schiller

Phil Schiller si è dimesso dalla carica di vicepresidente senior Worldwide Marketing di Apple nel 2020, per assumere il ruolo molto più ampio e generico di Apple Fellow. Un aspetto del suo lavoro che ha continuato a mantenere, tuttavia, è il controllo dell’App Store.

Schiller ha preso la gestione dell’App Store da Eddy Cue nel 2016 e fin da subito ha iniziato a prendere decisioni che hanno fatto arrabbiare vari reparti aziendali di Apple.

Anche prima che il suo ruolo di Apple Fellow gli permettesse di concentrarsi interamente sullo Store, Schiller avrebbe esaminato ogni singola artwork prima che venisse pubblicata, e ha appoggiato la proposta del suo team di aggiungere editoriali su App Store.

L’aggiunta delle sezioni “Oggi”, “Giochi” e “App” dell’App Store è stata costosa a causa del personale necessario per gestirle. Inoltre, non era gradita ai dipendenti Apple che volevano che gli utenti vedessero automaticamente la pagina di ricerca quando aprivano l’App Store.

Secondo quanto riferito, Schiller ha insistito sulla parte editoriale perché riteneva che l’App Store avesse perso la sua vecchia spontaneità e il divertimento di scoprire nuove app.

Carson Oliver e il resto del team di gestione aziendale dell’App Store avrebbero voluto che il team editoriale mettesse in risalto almeno le app di alcuni sviluppatori specifici. Anche in questo caso, Schiller si è rifiutato e ha dato al team editoriale il controllo completo su ciò che sceglieva di mettere in evidenza.

Nessuna app paga per essere messa in evidenza, ma secondo quanto riferito ci sono delle regole su ciò che può essere trattato e queste cambiano a seconda degli eventi a livello globale. Ad esempio, i giochi sparatutto in prima persona, a cui Schiller era sempre stato ontrario, non saranno più promossi in seguito alle varie sparatorie avvenute negli ultimi anni negli Stati Uniti.

Schiller non permetterà inoltre di promuovere i giochi di casinò, per il rischio di creare dipendenza. Questa scelta ha frustrato anche il personale addetto alla gestione aziendale, poiché tali giochi avrebbero potuto generare centinaia di milioni di dollari di entrate per Apple.

Phil Schiller non ha commentato questo articolo. Tuttavia, un portavoce di Apple ha dichiarato che l’aumento delle entrate non è mai stato un obiettivo del team editoriale dell’App Store.

Internamente, ci sono state anche questioni più ampie rispetto alla presenza o meno di determinate categorie di giochi. Quando Apple ha annunciato la trasparenza del tracciamento delle app in iOS 14, il team di Carson Oliver avrebbe avvertito Schiller che questa scelta sarebbe costata miliardi di dollari all’App Store, perché le aziende di marketing avrebbero speso meno in pubblicità su iOS e si sarebbero orientate maggiormente verso Android.

L’atteggiamento di Schiller è stato quello di non preoccuparsi, perché credeva che la funzione legata alla privacy fosse la cosa giusta da fare per gli utenti e che gli inserzionisti si sarebbero adattati.

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
News