Apple ha rinunciato al suo posto nel consiglio di amministrazione di Didi Global, in un momento in cui la società cinese di ride-hailing sta lottando per tornare a crescere dopo le pesanti multe e restrizioni imposte dall’autorità di regolamentazione del cyberspazio di Pechino.
Come riporta Mark Gurman di Bloomberg, Adrian Perica, vicepresidente di Apple per lo sviluppo aziendale, si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Didi Global all’inizio del mese.
Perica, che dirige la strategia di fusioni e acquisizioni di Apple, è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Didi nel 2016, dopo che Apple aveva effettuato un investimento di 1 miliardo di dollari nell’app di ride hailing. La mossa era stata descritta all’epoca dall’amministratore delegato Tim Cook come un “investimento strategico” che avrebbe aiutato Apple a comprendere meglio il mercato cinese.
I problemi per Didi Global sono iniziati l’anno scorso, quando Apple è stata informata dall’autorità cinese di regolamentazione del cyberspazio che doveva rimuovere l’app di ride hailing Didi Chuxing dall’App Store cinese, dopo che il governo aveva sollevato preoccupazioni sul possibile uso improprio dei dati personali da parte del rivale di Uber.
La rimozione di Didi dagli app store cinesi ha di fatto messo in difficoltà l’azienda, cancellando più dell’80% del suo valore di mercato. Il mese scorso, dopo un’indagine durata un anno, Didi è stata multata dal governo cinese per un totale di 1,2 miliardi di dollari per infrazioni che avrebbero compromesso la sicurezza nazionale.
La decisione ha fatto seguito a iniziative più ampie da parte del governo, volte a limitare l’influenza delle maggiori società internet cinesi e a rendere più rigida la proprietà dei dati personali di centinaia di milioni di utenti gestiti da società come Alibaba, Tencent e altre.