Tim Cook parla di privacy e del ritorno in ufficio dei dipendenti

Tim Cook ha rilasciato nuove dichiarazioni sull'importanza della privacy e sulle critiche per il ritorno in ufficio dei dipendenti Apple.

Tra privacy e ritorno in ufficio, ecco le ultime dichiarazioni del CEO di Apple Tim Cook.

tim cook iphone 13

Tim Cook ha detto di temere profondamente che la privacy venga pian piano persa a favore delle grandi tecnologie per gli utenti di tutto il mondo e che questo potrebbe far sì che le persone diventino meno libere nei loro comportamenti.

Se iniziamo a sentire di essere sorvegliati tutto il tempo, il nostro comportamento cambia. Iniziamo a fare meno cose. Cominciamo a modificare il modo in cui pensiamo. In un mondo come quello in cui ci stiamo spostando, la non tutela della privacy può cambiare la società in modo importante. I dati sono degli utenti e nessuna azienda dovrebbe cercare di ottenerli in modi poco trasparenti.

Il CEO di Apple ha parlato anche delle recenti critiche sul ritorno in ufficio dei dipendenti Apple, dato che molti lavoratori preferirebbero continuare a lavorare da casa.

Stiamo gestendo la madre di tutti gli esperimenti perché sappiamo ancora cosa è meglio per noi e i nostri dipendenti. Stiamo gestendo un programma pilota e stiamo cercando di trovare una soluzione che unisca al meglio entrambi questi mondi. Siamo i primi a dire che il punto di partenza è probabilmente sbagliato e prenderemo dei provvedimenti per modificare le nostre scelte.

Tim Cook ha sottolineato che preferisce il lavoro in ufficio, soprattutto per l’empatia che si crea nelle riunioni faccia a faccia. Tuttavia, ha aggiunto che le interazioni da remoto non sono “inferiori, ma solo diverse anche grazie alla tecnologia“. In pratica, il CEO ha aperto la porta a modifiche meno restrittive sulla possibilità di continuare a lavorare da casa per i dipendenti Apple.

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