Il Primo Ministro del Vietnam, Pham Minh Chinh, ha incontrato Tim Cook all’Apple Park per parlare di possibili nuovi investimenti di Apple per la produzione di nuovi dispositivi nel paese.

Durante la sua visita negli Stati Uniti, Pham Minh Chinh ha incontrato ance i CEO di altri giganti della tecnologia della Silicon Valley come Intel e Google. Lo scopo di questa visita era contattare le aziende tecnologiche statunitensi con la speranza di nuovi investimenti in Vietnam.
Durante l’incontro con Tim Cook, il Primo Ministro ha sottolineato che la cooperazione nel commercio, negli investimenti e nella finanza può essere una forza trainante per un partenariato di successo tra USA e Vietnam. Chinh ha detto al CEO di Apple che il suo governo sta lavorando per aiutare le aziende statunitensi a progredire in Vietnam.
L’interesse del Vietnam per Apple e i suoi prodotti continua ad aumentare insieme alla crescita dell’economia digitale. Chinh ha anche affermato che i residenti vietnamiti di tutte le età usano e apprezzano i dispositivi Apple e che questa situazione potrà migliorare con una maggiore presenza dell’azienda nel paese. .
Apple non ha uno stabilimento di assemblaggio in Vietnam, nemmeno tramite partner terzi. Il paese, tuttavia, conta 31 aziende con 160.000 lavoratori che producono e assemblano componenti per i prodotti Apple. Poiché il Vietnam sta diventando sempre più attivo nella catena di approvvigionamento globale, Chinh ha espresso interesse affinché Apple faccia più investimenti. Ha spiegato a Tim Cook come il Vietnam potrebbe diventare il mercato modello di Apple in Asia, tanto da poter sostituire la Cina nel lungo periodo in termini di produzione.
Tim Cook ha confermato che Apple sta cercando di estendere le sue catene di approvvigionamento anche in Vietnam e di coinvolgere più aziende del paese. Inoltre, il l’azienda sta valutando la possibilità di aumentare i fornitori nazionali e il tasso di prodotti nazionali utilizzati nelle linee di produzione.
La speranza è che il governo vietnamita introduca politiche più favorevoli per incoraggiare gli investimenti di aziende tecnologiche statunitensi come Apple.