Lo scandalo dello spyware Pegasus scoperto grazie ad un file immagine

Arrivano nuovi dettagli su come gli esperti di sicurezza e Apple hanno scoperto il funzionamento dello spyware Pegasus.

Lo scandalo sullo spyware Pegasus di NSO Group è stato scoperto grazie a un singolo file immagine fake erroneamente lasciato sull’iPhone di un attivista.

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Le scorsa estate si è scoperto che lo spyware noto come Pegasus è stato utilizzato per hackerare iPhone e smartphone Android di proprietà di giornalisti, attivisti e oppositori politici di alcuni governi in tutto il mondo. In totale, si contarono più di 50.000 numeri di telefono colpiti da vari governi proprio grazie a Pegasus. Come è stato scoperto tutto questo? Grazie ad un file immagine falso.

Lo spyware Pegasus nasconde tutte le tracce della sua presenza su iPhone dopo aver scaricato i dati dell’utente sul suo controller, ma un errore ha portato lo strumento a lasciare un singolo file immagine fake all’interno dell’iPhone di Loujain al-Hathloul, un’attivista dell’Arabia Saudita.

Dopo il suo rilascio dal carcere avvenuto nel febbraio 2021 a causa dell’accusa di presunto danno alla sicurezza nazionale, al-Hathloul ha ricevuto un’e-mail da Google in cui veniva avvertita che alcuni hacker avevano tentato di attaccare il suo account Gmail. A quel punto, la donna ha pensato che anche il suo iPhone poteva essere bersaglio del governo, così ha chiesto a Citizen Lab di effettuare un controllo.

Sei mesi dopo, si è scoperto che un errore del malware Pegasus lasciava un unico file dannoso all’interno del dispositivo. Il file è stato successivamente determinante come prova diretta che Pegasus è stato prodotto da NSO Group.

È stato un punto di svolta“, ha affermato il ricercatore di Citizen Lab Bill Marczak. “Abbiamo catturato qualcosa che la società pensava fosse impraticabile“.

Il file è stato utilizzato anche per determinare un progetto di hack utilizzato da Pegasus, che ha consentito ad Apple di notificare a migliaia di potenziali vittime l’eventuale attacco. La scoperta ha anche aiutato Apple a rilasciare un aggiornamento per correggere le vulnerabilità utilizzate da Pegasus e, successivamente, a lanciare una causa contro la stessa NSO.

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