Koss ha denunciato Apple per la presunta violazione di alcuni brevetti relativi alle tecnologie di connessione wireless tra smartphone e cuffie o speaker.

Nella denuncia da 34 pagine presentata presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Waco, in Texas, vengono dettagliati i 67 anni di storia della Koss, con particolare riferimento ai vari risultati raggiunti tra ingegneria, nuove tecnologie e prodotti creati.
Koss sostiene che Apple ha violato i suoi brevetti relativi alle connessioni wireless di cuffie e speaker, che l’azienda di Cupertino avrebbe usato in quasi tutta l’attuale gamma di prodotti disponibili sul mercato. A differenza di molte delle cause sui brevetti che Apple sta affrontando, Koss non è un patent-troll, ma un’importante azienda che produce cuffie, auricolari e altri accessori audio.
I brevetti in questione descrivono auricolari wireless che integrano un circuito ricetrasmettitore, consentendo al dispositivo di trasmettere l’audio da un lettore digitale, un computer o una rete wireless. Koss sostiene che vendendo AirPods, AirPods Pro e i prodotti wireless Beats, Apple ha danneggiato irrimediabilmente Koss violando ben quattro brevetti.
La denuncia suggerisce inoltre che Apple è venuta a conoscenza delle varie infrazioni nel 2019, ma le ha ignorate volontariamente e continua a farlo dopo che Koss ha inviato le dovute comunicazioni.
I brevetti non descrivono in dettaglio alcun metodo specifico di connettività. Piuttosto, riguardano il concetto generale di cuffie e altoparlanti wireless nel modo più vago e ampio possibile. Koss non specifica alcun metodo dettagliato di rete o connettività, ma sostiene che qualsiasi metodo usato da Apple viola i suoi brevetti.
I brevetti in questione sono stati concessi a Koss nel 2019, mentre Apple ha lanciato i primi AirPods nel 2016. La strada per la vittoria di Koss si fa già molto ardua. In ogni caso, il querelante chiede il pagamento dei danni e un compenso tre volte superiore a quello eventualmente rilevato dalla giuria.