Nonostante i primi ben noti mesi di difficoltà dalla nascita del progetto Apple Maps, l’azienda di Cupertino ha sempre mostrato il massimo impegno e volontà nel migliorare la propria piattaforma.

L’azienda sin dal 2015 si è sempre impegnata anche per fornire un servizio analogo al ben più rodato street view di Google, inviando in giro per diversi stati americani e non solo diversi veicoli con equipaggiamento LiDAR al fine di incamerare quanti più dati possibili per offrire un servizio simile a quello offerto da Google.
I veicoli hanno viaggiato da New York sino a Croazia, Francia, Irlanda, Italia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito; Apple in tal senso aggiorna periodicamente l’elenco dei luoghi in cui i veicoli raccolgono dati sul proprio sito web. Ovviamente a fronte della raccolta di dati molto del lavoro sta anche in tutta quella parte di salvaguardia della privacy che comprende, analogamente al servizio di Google, l’oscuramento di volti e altri dati sensibili che non possono ovviamente essere pubblicati senza il consenso dell’utente.
Nei recenti dati diffusi si parla ormai di una copertura di circa 41 stati americani più diverse zone di altri paesi, ma è tuttavia troppo presto ancora per riuscire a capire quando questa nuova mappatura dei luoghi potrà in qualche modo rivelarsi effettivamente competitiva rispetto al servizio Street View di Google, attivo ormai dal 2007 e con una banca dati davvero imponente.
Tuttavia Apple ha ormai superato una copertura dell’80% del territorio americano, il che può ovviamente far pensare come il colosso di Cupertino possa essere davvero vicino ad un lancio del servizio integrato in Apple Maps almeno nel territorio USA nel giro di pochi mesi. Se poi tale servizio sarà davvero in grado di fare concorrenza a Google solo il tempo potrà stabilirlo.
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