iPhone rallentati intenzionalmente da Apple, la prima causa si terrà in California

Un tribunale della California ha deciso di accogliere diverse class action presentate dai clienti relativamente al rallentamento intenzionale degli iPhone attuato da Apple.

Nelle varie denunce si legge che Apple “ha agito in modo ingannevole e immorale con l’aggiornamento iOS 10.2.1, progettato per rallentare la velocità degli iPhone“. Secondo i querelanti, con questa decisione Apple sta violando le leggi sulla tutela dei consumatori in merito a pratiche commerciali ingannevoli. Tutto questo sarebbe stato fatto per costringere gli utenti ad acquistare un nuovo iPhone, ma nella denuncia non viene fatta menzione del legame tra questa scelta e una migliore gestione della batteria.

Apple ha spiegato che l’obiettivo è quello di fornire la migliore esperienza per i clienti, che include le alte performance e il prolungamento del ciclo vitale dei propri dispositivi. Dato che le batterie agli ioni di litio diventano con il tempo sempre meno capaci di fornire al dispositivo i picchi di corrente richiesti e che questo può causare una spegnimento anomalo del dispositivo, per prevenire danni ai componenti iOS ottimizza i picchi di corrente. In termini pratici, vengono gestite le prestazioni in base allo stato della batteria. Apple ha sempre negato qualsiasi accusa di obsolescenza programmata.

In totale, negli Stati Uniti sono state presentate 59 class action contro Apple per questo motivo. La prima causa dovrebbe iniziare a fine marzo.

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