Altri due Note 7 “sostituiti” prendono fuoco, Samsung sospende la produzione di tutti i modelli! [AGGIORNATO]

La decisione era nell’aria, ma dopo la notizia di altri due Galaxy Note 7 esplosi malgrado fossero dispositivi sostituiti e quindi “sicuri”, Samsung ha deciso di sospendere la produzione di questo smartphone!

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L’azienda sudcoreana ha comunicato che la produzione dei Galaxy Note 7 è stata momentaneamente sospesa, al fine di fare le verifiche del caso e capire la natura del problema che provoca un surriscaldamento della batteria e la successiva esplosione. Tra l’altro, negli USA sia AT&T che Verizon fanno sapere che sostituiranno gli smartphone incriminati solo con altri modelli, e non con ulteriori Note 7. Il motivo è semplice: anche le versioni sostitutive prodotte da Samsung hanno gli stessi problemi dei modelli precedenti.

I forti rischi per la sicurezza degli utenti hanno quindi convinto Samsung a bloccare la produzione del Note 7, e gli operatori USA a non venderne più, nemmeno in sostituzione dei modelli ufficialmente richiamati.

Un vero e proprio incubo per Samsung…

AGGIORNAMENTO: a quanto pare, sembra che in realtà l’azienda non voglia sospendere del tutto la produzione dei Note 7, come confermato dalla dichiarazione ufficiale: “Stiamo modificando temporaneamente il programma di produzione dei Galaxy Note 7, al fine di adottare ulteriori misure per garantire qualità e sicurezza. Stiamo lavorando con le autorità e con esperti di terze parti, e condivideremo i risultati quando avremo completato l’indagine. Anche se ci sono poche segnalazioni, vogliamo rassicurare i clienti che stiamo prendendo seriamente la questione. Se l’indagine stabilirà che ci sono problemi di sicurezza, Samsung prenderà serie misure per risolvere la situazione”. 

Queste parole risollevano solo in minima parte la situazione. Peggio, per Samsung, non poteva andare, visto che sul web continuiamo a leggere quasi ogni giorno di nuovi Note 7 esplosi in aerei, ristoranti, auto e case. Già 2,5 milioni di dispositivi sono stati ritirati dal mercato, per un danno stimato di un miliardo di dollari, senza contare le perdite per il valore azionario del titolo Samsung. Anche se l’azienda parla di pochi casi isolati, solo negli ultimi giorni si contano 5 Note 7 letteralmente andati a fuoco negli Stati Uniti, compresi due modelli appena sostituiti da Samsung. Proprio per questo motivo, sempre più utenti stanno perdendo fiducia nel marchio: già oggi, il 34% di coloro che hanno uno smartphone dell’azienda dice che passerà ad altre marche, e di questi oltre 1/3 opterà per l’iPhone.

Chi, in futuro, acquisterà ancora un Note 7 dopo l’ennesimo richiamo? Pochi, molto pochi. Nessuno vuole rischiare per la propria sicurezza, malgrado le ottime potenzialità di questo modello. E ci saranno problemi di vendita anche per il Note 8, visto che per l’utente medio Samsung è ora “l’azienda che fa i telefoni che scoppiano“. Frase esagerata, ma il messaggio che sta passando tra i meno informati in tecnologia è proprio questo.

A beneficiarne saranno i concorrenti, soprattutto Google con il suo Pixel XL ed LG, oltre ai tanti produttori cinesi che ormai realizzano smartphone Android di tutto rispetto. L’LG V20 è un ottimo terminale che potrebbe sostituire senza problemi il Note 7 anche tra i fedelissimi di Samsung. E poi ci sono gli iPhone, con sempre più persone che stanno optando per il modello Plus in sostituzione proprio del Note 7 che hanno acquistato o che avevano intenzione di acquistare.

 

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