Giudice nega Class Action contro Apple

Alcuni mesi fa, un gruppo di utenti degli Stati Uniti ha presentato una Class Action contro Apple, rea di non offrire prodotti “nuovi o equivalenti al nuovo” per la sostituzione dei dispositivi sotto copertura AppleCare +.

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Il caso è stato presentato il 18 luglio alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti, nel distretto settentrionale della California, a nome di Joanne McRight, una donna il cui padre acquistò un iPhone 5 con AppleCare+ inclusa presso un Apple Store del Texas nel 2012. Pochi mesi dopo l’acquisto, lo schermo dell’iPhone si ruppe a seguito di una caduta e McRight pagò 49$ per la sostituzione derivante da danno accidentale, come previsto dall’AppleCare+.

Successivamente, anche nel maggio del 2014 l’iPhone cadde con conseguente rottura dello schermo, e anche in quell’occasione l’uomo pagò i 49$ per la sostituzione. Gli avvocati di McRight hanno però accusato Apple per il fatto che nessuno dei dispositivi dati in sostituzione era nuovo o “equivalente al nuovo”, come invece previsto dall’AppleCare+. In particolare, gli avvocati sostengono che siano invece stati forniti iPhone rigenerati. Lo stesso è avvenuto nel luglio del 2015 con un iPhone 6 sostituito per schermo rotto con un iPhone considerato rigenerato.

Il giudice ha ritenuto non sufficiente la tesi della Class Action, definendo l’avvocato dell’accusa un “incompetente”.

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