Feed That Dragon non è certamente un titolo originale. Si tratta, infatti, del classico puzzle game di tipo fisico, in cui dovremo posizionare piattaforme semoventi all’interno dell’area di gioco, così da poter raggiungere il nostro obiettivo. Sebbene manchi di originalità e di freschezza, Feed That Dragon è un gioco davvero ben fatto e comunque divertente. Vediamo il perchè.

Lo scopo del nostro buffo personaggio sarà quello di imboccare un dragone, all’apparenza davvero tenero. Ma si sa, dei dragoni non ci si può fidare. Voi, ad esempio, sareste così pazzi da avvicinarvi ad una bestia di queste dimensioni per imboccarlo? Certo che no! Da qui, l’idea di una catapulta che sia in grado di lanciare il tozzo di pane nelle grosse fauci dell’animale. Purtroppo, però, se si eccettua il primo livello di gioco in cui sarà sufficiente azionare la catapulta, le altre aree di gioco necessitano del nostro intervento per poter sfamare il drago. E così, prima del lancio del pane, sarà necessario posizionare piattaforme, elastici e altri marchingegni per poter raggiunge il nostro scopo.

Posizionare gli elementi di supporto è davvero semplice e sarà sufficiente spostarli a schermo attraverso dei semplici slide. Il gioco scorre senza soluzione di continuità, atteso che la partita si riavvia in automatico ogni qual volta il nostro tiro non avrà sortito l’effetto desiderato. Le piattaforme posizionate in precedenza rimarranno ferme nel punto esatto in cui le abbiamo disposte, così che potremo di volta in volta correggere la traiettoria in modo facile e veloce.

Come in tutti i prodotti dello stesso genere, ogni nostro lancio, prima di finire in bocca al drago, dovrà soddisfare dei requisiti: acciuffare quante più stelline possibili. Ogni stage presenta le classiche tre stelle e, a seconda di quante ne raccoglieremo ci verrà assegnato un punteggio. Inoltre, per tre volte avremo la possibilità di dare una sbirciatina alla soluzione dell’area di gioco. In quest’ultimo caso la CPU ci indicherà dove posizionare esattamente gli oggetti per far giungere il cibo nella bocca del dragone. Quello che un po’ mi infastidisce è la possibilità di acquistare altre “soluzioni” attraverso in-app purchase. Posso consigliarvi quindi di non sprecare questi tre aiuti nei primi livelli di gioco, e di spremere le meningi il più possibile anche nei livelli avanzati, così da non dover sborsare altro contante per superare i livelli più ardui.

Feed That Dragon è un prodotto ben realizzato anche dal punto di vista della grafica. Niente di originale neppure in questo caso, ma un disegno pulito, in pieno stile cartoon e con colori accesi e vivaci. Insomma, Abbiamo già visto queste meccaniche in mille altri prodotti dello stesso genere, a partire da Cut The Rope. Feed That Dragon rappresenta comunque una buona scelta per tutti gli amanti dei puzzle game fisici e per questo il mio consiglio è quello di dargli una possibilità, scaricandolo direttamente a questo indirizzo. Anche il costo irrisorio di 0,79€ e dalla parte del prodotto Miniclip.com.
