Quale gioco ti permette di fare archeologia in Egitto, smaltire rifiuti nucleari, ripristinare antichi templi in Grecia, edificare ponti, tirare a canestro… e il tutto con l’ausilio di una simpatica gru del modico peso di 10 tonnellate? La risposta è: The little crane that could!
- Musica tamarra di cui non ci si può liberare
- Grafica spoglia
- Comandi che reagiscono a velocità di bradipo (cosa che però risulta essere normale, se vogliamo, dal momento che stiamo manovrando una gru, mica un cinquantino!!)
Queste, ahimè, le prime 3 tristi considerazioni che di impulso mi vien fatto di confessarvi.
Fatte le giuste premesse però, ciò che merita di essere aggiunto è che l’idea non è affatto male!!
I comandi per manovrare il bolide sono 5: lunghezza, direzione, altezza, angolatura e apertura del braccio. Interessanti, ma di difficile gestione; essi vanno infatti manovrati con cura. Ad esempio, nel livello in cui lo scopo è quello di afferrare la palla e tirarla a canestro, ci è richiesta la massima attenzione perchè ad ogni tocco leggermente più aggressivo, la palla cadrà dalle nostre mani, o meglio: dalla nostra mano metallica e saremo costretti a ricominciare da capo. E ancora e ancora e ancora!
In 7 lettere: CAUTELA!!
Desideroso di portare a termine i dieci livelli di cui consta The little crane that could? I primi quattro sono gratuiti, i successivi sono invece disponibili al prezzo di 1,59€.
1,59€, si! Come dite, aggiungo anche questo alla lista dei “contro”?
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