Dopo averlo presentato qualche mese addietro, Hector è finalmente sbarcato su iPhone al prezzo di 2,99€. Partiamo subito con il pro e il contro di questo gioco. Hector: Badge of Carnage è molto, molto bello, ma purtroppo non è stato localizzato in italiano (incrociamo le dita per il futuro), per cui, essendo una classica avventura punta e clicca e vantando un copione di più di 2.000 righe di dialogo, non è il caso, per chi non mastica la lingua, di addentrarsi nell’avventura di Straandlooper.
Come abbiamo già anticipato nell’ abstract più su, Hector: Badge of Carnage è una calssicissima avventura punta e clicca e chi è cresciuto a pane, acqua e Sam & Max, sa di cosa sto parlando. La nostra avventura inizia in una lurida stanza, sporca e con tante mosche che gravitano in un angolo. Il nostro Hector starà spaparanzato su uno squallido letto, con bottiglie di alcolici sparsi per la stanza e un altrettanto lurida tazza di water nell’angolo più alto della stanza. La nostra prima fatica consisterà proprio nell’uscire dalla stanza e per farlo dovremo scovare oggetti, combinarli e trovare il modo di farli funzionare a dovere. E così, puzzle dopo puzzle, riusciremo ad avanzare nel gioco, trovando tanti personaggi, più o meno strani, con cui interagire. Sin da subito ci si rende conto di essere di fronte ad un gioco curatissimo, sotto tutti i punti di vista. La grafica e il disegno in game sono eccellenti, così come qualitative sono le cut scene di intermezzo.
Sin dalle prime battute la difficoltà nel trovare il da farsi sarà abbastanza alta e dovremo scervellarci nel combinare gli oggetti disponibili , ma prima ancora nel trovarli. Molto spesso, proprio come nell’esempio della prima stanza da dove parte il gioco, si tratterà di cercare nei posti più impensabili, addirittura (attenzione spoiler!) dietro un manifesto appeso al muro.
Il gioco è chiaramente diretto ad un pubblico maturo. Il linguaggio, così come i modi di fare del nostro detective non lasciano spazio a dubbi: Hector Badge of Carnarege non è un gioco per i più piccoli.
Il touchscreen risponde ai comandi in modo ragionevole ed interagire con l’ambiente circostante risulterà facile ed immediato. Un tocco per far dirigere o esaminare gli oggetti, due per interagire con questi. Un pratico menù posto sulla parte bassa dello schermo ci terrà sempre informati sugli oggetti da noi trovati, permettendo anche di combinarli per poter risolvere qualche enigma e continuare nell’avventura.
La qualità del gioco la si ritrova anche nel parlato. Questo, ovviamente non paragonabile a titolo apparsi su altre console o su PC, risulta comunque godibilissimo e appagante. Del resto, non molti giochi su iPhone godono anche di un doppiaggio audio. Peccato che, come ribadito più su, il gioco sia attualmente in lingua inglese e quindi poco godibile, anzi per nulla godibile, da chi non conosca la lingua.
Altra nota negativa (come se non bastasse quella della lingua inglese!) è relativa alla longevità del titolo: solo poche ore per portare a termine l’avventura. Questo aspetto è però giustificabile se si guarda alla qualità generale del prodotto: insomma, come si suol dire, “meglio poche ma buone”!
In clonclusione, Hector: Badge of Carnage, è un’avventura grafica ben confezionata e se non fosse per la lingua, dovrebbe essere acquistata da tutti i fan del genere!
Per questi motivi daremo un voto alto al titolo in questione, con la dovuta precauzione per chi non conosce la lingua inglese. Il lettore è avvisato: comprate Hector – Badge of Carnage solo se conoscete la lingua inglese.
Ci auguriamo vivamente che il team di sviluppo possa, al più presto, mettersi al lavoro sulla traduzione del titolo in vista anche degli altri episodi futuri. Questa serie promette molto bene e sarebbe davvero bello poterla apprezzare al massimo nella nostra lingua.
VOTI
Audio: 8
Gameplay: 8
Grafica: 8
Longevità: 6,5
Totale:8