Apple invia i documenti di un nuovo prodotto iBeacon alla FCC

Apple sta lavorando ad un nuovo prodotto dedicato alla tecnologia di localizzazione iBeacon, come dimostra una richiesta inviata dall’azienda alla FCC statunitense.

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La FCC è l’ente americano che ha lo scopo di controllare e approvare i prodotti tecnologici da commercializzare negli Stati Uniti; ogni giorno, alla FCC vengono inviati migliaia di documenti e tra questi, pochi giorni fa, ne è comparso uno appartenente ad Apple. Nella richiesta si parla di un dispositivo tecnologico per iBeacon, la tecnologia di geolocalizzazione creata da Apple con iOS 7.

Il nuovo prodotto è identificato con la sigla A1573 e ha un diametro di circa 5,7 centimetri con connettore USB integrato. Non ci sono altre informazioni su questo dispositivo, se non che si tratta di un terminale che servirà a sfruttare la tecnologia iBeacon per la localizzazione all’interno di un luogo chiuso.

Si tratterebbe del primo accessorio iBeacon realizzato da Apple, visto che fino ad oggi l’azienda ha dovuto utilizzare apparecchi creati da società terze.

iBeacon è una novità introdotta da Apple con iOS 7.0, e permette di ricevere notifiche geolocalizzate e di inviare pagamenti elettronici all’interno di piccole strutture, quali negozi o luoghi per eventi.

La funzione iBeacons introdotta da Apple con iOS 7 va ad implementare un profilo Bluetooth a bassa energia (BLE) per la micro-localizzazione, consentendo a chi vuole sfruttarla di utilizzare nuove funzionalità di Geofencing con bassissimo consumo per la batteria. Tale geolocalizzazione è molto precisa, tanto da poter essere utilizzata all’interno di un negozio per sapere in quale posizione si trova il cliente.

In sostanza, invece di usare i segnali satellitari per individuare la posizione di un dispositivo sulla Terra, proprio bome fa il GPS, BLE può consentire ad ogni utente mobile di navigare e interagire con regioni specifiche geololicalizzate grazie ad una serie di emettitori di segnale a basso costo, che possono essere posizionati ovunque, anche in casa o su oggetti in movimento. Inoltre, gli stessi dispositivi iOS potranno agire come un iBeacon.

Ma un particolare utilizzo di iBeacon potrebbe riguardare i pagamenti elettronici, proponendo un sistema più semplice e allo stesso tempo più funzionale dell’NFC.

Per funzionare in questo ambito, iBeacon ha bisogno di una particolare antenna, così da poter sfruttare un raggio di azione di 50 metri (contro i 20 cm dell’NFC). Il negoziante non deve far altro che acquistare una di queste antenne per coprire il proprio locale, poi, senza dover aggiungere alcuna etichetta per ogni prodotto come invece avviene con l’NFC, la stessa antenna riesce a rilevare la posizione dell’utente e ad offrire tutte le informazioni sui prodotti che si trovano in quel punto.

Se, ad esempio, il cliente si trova davanti ad un accessorio in un Apple Store, su iPhone potrà leggere tutte le info e i relativi prezzi, con possibilità di prenotarlo. A quel punto, l’antenna rileva il cliente con il relativo ordine e può attivare il pagamento direttamente da iPhone. Con il 5S, inoltre, il pagamento verrebbe attivato solo quando viene riconosciuta l’impronta digitale del cliente, così da avere un alto grado di sicurezza.

Da iOS 7.1  in po, iBeacon funziona anche con le applicazioni compatibili chiuse in background, mentre prima dovevano essere per forza aperte in primo piano. In questo modo, gli utenti riceveranno le relative notifiche anche se hanno chiuso l’app,  e i negozianti avranno vita facile dato che ora non devono più ricordare ai clienti di aprire la loro app: è sufficiente averla installata per poter ricevere le varie notifiche tramite iBeacon. Per non ricevere queste notifiche basterà disabilitare la geolocalizzaizone, spegnere il Bluetooth o disinstallare l’app che non ci interessa.

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