
Internet offre innumerevoli vantaggi ma nasconde spesso delle insidie, ad esempio in merito alla gestione dei dati degli utenti connessi in rete: ultimamente, i dati degli utenti sono diventati sempre più preziosi e, purtroppo, la diffusione non controllata di tali dati può portare a pericoli per la privacy e la sicurezza ed è per questo che servizi come Incogni risultano sempre più utili.
Parliamo, ad esempio, dello spam, dei tentativi di truffa, del rischio di stalking, di phishing e del rischio di cadere vittime di hacker e attacchi:
- Chiamate spam/robocalls: può capitare di ricevere chiamate spam con proposte di servizi e beni ma anche chiamate più subdole e aggressive che rischiano di far cadere l’utente in potenziali truffe o acquisti non desiderati
- Discriminazione: può capitare che i malintenzionati sfruttino le informazioni di genere, etnia e status socio-economico per costruire tentativi di truffa o perpetrare furti d’identità, sfruttando la componente psicologica più vulnerabile degli utenti
- Furto d’identità: la raccolta delle informazioni potrebbe permettere ad hacker e truffatori di creare profili e sottoscrivere servizi a nome altrui, ad esempio acquisti o abbonamenti e, persino, prestiti o prodotti finanziari
- Stalking: le info sul web, se opportunamente combinate ed elaborate, potrebbero portare anche a potenziali pratiche di stalking nella vita reale, mettendo in pericolo la vita e l’incolumità fisica degli utenti

Per questo, è fondamentale proteggersi in rete e mantenere il controllo dei dati condivisi sul web così da navigare in modo più sereno e consapevole. Tra le migliori soluzioni per proteggersi e mantenere il controllo sui propri dati ci sono alcune best practices da seguire:
- Razionalizzazione dei propri servizi online: si può verificare innanzitutto se i servizi in uso sono tutti indispensabili oppure se ci sono vecchi account che non si usano più e che potrebbero essere chiusi per ridurre la mole dei propri dati su internet. Difatti, anche se non si utilizzano più determinati servizi o account, i dati restano comunque in rete, pubblici o privati che siano, e possono essere quindi utilizzati o persino rubati (magari un vecchio servizio che non si usa più è protetto da una password debole o che nel tempo è stata compromessa ed è quindi preda facile dei malintenzionati in rete)
- Salvaguardia dei dati di accesso: è fondamentale usare password complesse, attivare le passkey quando disponibili e l’autenticazione a due fattori per proteggere al meglio i propri dati e servizi su internet, così come navigare con consapevolezza e con la giusta dose di diffidenza e precauzione
- Richiesta a Google della cancellazione delle informazioni in rete: chiedere ai motori di ricerca di eliminare le proprie informazioni personali è un altro aspetto da tenere a mente così come la possibilità di rimuovere i servizi inutili e le app poco utilizzate sugli smartphone, tablet e computer, le quali potrebbero tracciare numerosi dati come la posizione e tanto altro

In linea generale, quindi, bisogna trovare un equilibro tra i servizi necessari e quelli da limitare così da evitare di sprecare i propri dati con registrazioni non essenziali, pur potendo beneficiare del web, e bisogna proteggere i propri account con misure adeguate. Tuttavia, non sempre tutto ciò basta a limitare in modo efficace la diffusione e la frammentazione dei propri dati personali su internet. Basti pensare a quante chiamate spam (anche robocalls) riceviamo comunemente durante la giornata e a quante e-mail indesiderate troviamo nelle nostre caselle di posta elettronica per capire che non sempre si tratta di comunicazioni di nostro interesse, magari di servizi e partner affini a cui abbiamo dato il consenso di contattarci, ed è per questo che risulta comodo usare Incogni, uno strumento che, automaticamente, aiuta gli utenti a riprendere il controllo sulle informazioni personali presenti online.

Il servizio aiuta l’utente inviando automaticamente e periodicamente per suo conto richieste di cancellazione (opt out) ai broker di dati interessati (attualmente circa 270), oltre che a qualsiasi altro servizio in cui i dati possano essere visualizzati online, come i motori di ricerca, i registri pubblici e così via, così da ridurre la diffusione e la circolazione dei dati personali o sensibili in rete. Di conseguenza, si possono ridurre così le possibilità di cadere vittime di truffe, furti di identità, contatti spam e così via.

Essendo una piattaforma raggiungibile tramite sito web, il servizio è compatibile con qualsiasi dispositivo che abbia un browser e una connessione ad internet, che sia un computer, uno smartphone o un tablet, non solo Apple ma anche Android o Windows.
I prezzi di Incogni sono di 7,29€ al mese per l’abbonamento Standard su base annuale e di 12,99€ al mese per l’abbonamento Unlimited su base annuale, al netto di eventuali tasse applicabili. Gli abbonamenti Standard senza rinnovo annuale, invece, costano 14,48€ al mese, sempre al netto di eventuali tasse applicabili.

Sono stati introdotti, di recente, anche i piani famiglia con offerte interessanti per chi vuole proteggere più account, fino ad un massimo di cinque. Il prezzo del piano Family è di 15,49€ al mese su base annuale, al netto di eventuali tasse applicabili. Il piano Family Unlimited, invece, costa 25,49€ al mese su base annuale, sempre al netto di eventuali tasse applicabili. Infine, il piano Family mensile, senza rinnovo annuale, costa 30,98€ al mese.
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Articolo in collaborazione con Incogni.
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