Spotter è l’app per trovare parcheggio!

Stress da parcheggio? Gestiscilo con una community ed una piattaforma dedicata.

Spotter è un progetto ambizioso che punta a risolvere e a mitigare gli effetti negativi derivanti dalla ricerca del parcheggio nelle città più trafficate e popolate. Un’app per la condivisione delle informazioni sul parcheggio che premia anche gli utenti con buoni regalo.

Spotter

Il problema del parcheggio è ormai sempre più presente nelle nostre città, tanto che un buon numero di italiani lamenta gravi disagi in termini di mobilità urbana. Non si tratta solo di stress ma anche di spreco di tempo e di spese per il carburante, senza considerare poi l’impatto ambientale. Da queste considerazioni, in Spotter hanno deciso di realizzare un sistema capace di dare agli utenti gli strumenti per cercare e condividere i parcheggi, incentivandoli con buoni Amazon, buoni carburante ed un ampio ventaglio di gift card tra le quali spiccano quelle di Zalando e Rinascente.

Tramite un’applicazione – questo è certo – è possibile raggiungere un vasto numero di potenziali utenti e creare una community. Ed è proprio grazie alla community che app come Spotter possono offrire i loro servizi. Più utenti la useranno, più opportunità di parcheggio ci saranno.

Come funziona l’applicazione Spotter? Ci si iscrive gratuitamente al servizio e si ricevono due crediti omaggio. La registrazione può avvenire via mail o tramite i vari social network.

I parcheggi disponibili, pubblicati dalla community di utenti, vengono visualizzati sulla mappa e si possono “acquistare” con la valuta in-app. Gli utenti dell’app, infatti, possono ottenere informazioni sui parcheggi che si stanno liberando in modo da poter parcheggiare prima degli altri automobilisti grazie alle indicazioni in via privilegiata.

Quando si esegue una ricerca per trovare parcheggio, si possono scegliere dei filtri utilissimi per andare a colpo sicuro ed evitare parcheggi non adatti alle esigenze. Si può scegliere se cercare parcheggi di piccola, media o grande dimensione, a pagamento oppure gratis e in quale forbice di orario.

Con il pulsante blu, invece, è possibile condividere il proprio parcheggio e guadagnare crediti per altri parcheggi o per buoni regalo. La transazione si conclude nel momento in cui un altro utente parcheggia il proprio veicolo nel parcheggio che viene condiviso.

trovare parcheggio

Ci sono due valute all’interno dell’applicazione, ognuna con un valore diverso:

  • seSterzi – Valore 2€
  • sPoints – Valore 1€

Come funzionano le valute? Ve lo spieghiamo in modo dettagliato. Quando un utente acquista un’informazione, per trovare un parcheggio libero e corrispondente alle sue necessità, spende 2 seSterzi. Al contrario, quando condivide il parcheggio guadagna 1 sPoint che può essere convertito in 2 seSterzi oppure in carta regalo.

Il business plan che sorregge questo servizio sembra solido e promettente; gli utenti apprezzano il servizio e hanno fatto registrare ottimi risultati nei primi mesi dopo il lancio. In Spotter l’ambizione è forte e promette obiettivi importanti per il futuro, tutti tesi a migliorare l’esperienza dell’utente.

Abbiamo avuto modo di provare l’applicazione e di scoprirne i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. L’app promette davvero molto bene, offre un sistema fluido e reattivo e permette agli utenti di alleggerirsi dallo stress per il parcheggio. Purtroppo la sua diffusione non è ancora capillare e, di conseguenza, l’applicazione non risulta fruibile in tutta Italia. Dipenderà tutto dall’utenza, in quanto più grande è la base di utenti, più estesa è la copertura del servizio.

Speriamo di vederlo sempre di più nelle nostre città poiché, nonostante il costo da sostenere per trovare le informazioni, il livello di beneficio è decisamente più alto e apprezzabile. Con l’uso sistematico dell’app poi, guadagnare e usare il servizio diventa decisamente più comodo e immediato.

Trovate l’applicazione su App Store e su Google Play Store gratuitamente. Da Spotter ci assicurano, inoltre, che ogni dato inviato all’interno dell’app sarà trattato secondo la normativa privacy GDPR.

Articolo in collaborazione con Spotter.

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