Angela Ahrendts, “il Rinascimento degli Apple Store che non c’è mai stato”

Dopo diverse settimane, non sono ancora chiari i motivi che hanno portato alla separazione tra Angela Ahrendts ed Apple. Tuttavia, un nuovo report suggerische che l’azienda abbia deciso di allontanare la dirigente per gli scarsi risultati ottenuti.

Un ex dirigente di un Apple Store ha detto che la Ahrendts avrebbe dovuto essere il Rinascimento degli store, ma così non è stato: “Avevamo una direazione semi-regolare e molte nuove inziiative su base settimanale. Ma nulla sembrava abbastanza da rivoluzionare gli store come ci aspettavamo da lei”.

Lo stesso ex-manager ha poi parlato dell storia degli Apple Store, dividendola in tre epoche.

La migliore epoca è stata quella “pioneristica” sotto la direzione di Ron Johnson. Questo è stato il periodo della nascita degli store e della loro crescita più significativa. Ed era anche il momento in cui gli Apple Store erano assolutamente unici rispetto a tutti gli altri negozi di elettronica.

Quando Johnson se ne andò, il ruolo di leader fu affidato a John Browett. Essendo una delle prime assunzioni importanti sotto la guida Tim Cook, la gestione di Browett era sempre sotto controllo. Purtroppo, non è riuscito a fare quello che voleva ed è stato fuori dalla porta rapidamente. Quello è stato il periodo più buio per gli Apple Store, con diversi licenziamenti, più ore di lavoro e un focus incentrato principalmente sulle entrate piuttusto che sul cliente.

E poi è arrivata Angela Ahrendts, presentata ai dirigenti degli Apple Store come una donna che avrebbe dato una prospettiva tutta nuova ed estremamente eccitante agli store. E’ stata lei a volere la ristrutturazione di tutti gli Apple Store e a puntare forte sulla costruzione di nuovi negozi in Cina.

Malgrado le sue idee, le vendite al dettaglio continuavano a diminuire, mentre gli obiettivi di vendita imposti dagli alti dirigenti continuavano a salire: “Siamo arrivati a poter offrire tante eccezioni ai clienti… uno sconto discrezionale, l’annullamento di una commissione, uno sconto sulle riparazioni, pur di fare più fatturato e di vendere per raggiungere quegli obiettivi”. 

Alla fine, però nemmeno la Ahrendts sembra aver raggiunto gli obiettivi prefissati. Ed è stato addio. Ovviamente, le dichiarazioni di questo ex dirigente non per forza corrispondono alla realtà dei fatti.

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