NZ Herald: “In 10 anni, Apple non ha pagato tasse in Nuova Zelanda”

Il New Zealand Herald riporta che Apple non ha pagato alcuna imposta sul reddito in Nuova Zelanda negli ultimi 10 anni, con l’azienda di Cupertino che avrebbe versato solo 37 milioni di dollari per le imposte generate dalle vendite nel paese non in Nuova Zelanda, ma in Australia.

Secondo l’analisi effettuata dall’Herald, le vendite di prodotti Apple in Nuova Zelanda ammontano a 4,2 miliardi di dollari, che si sono tradotti però in soli 37 milioni di dollari di imposte pagate dall’azienda. Queste tasse, tra l’altro, sono state versate alle casse Australiane e non al fisco neozelandese. Tra l’altro, in Nuova Zelanda l’imposta sul reddito è anche più bassa, pari al 28% rispetto al 30% previsto dal fisco australiano.

Il motivo per cui Apple non ha pagato un solo dollaro di tasse in Nuova Zelanda è dovuto al fatto che i due paesi hanno stipulato un trattato sui doppi crediti fiscali per le società controllate da holding che risiedono in uno o nell’altro paese. Dal momento che Apple New Zealand è di proprietà di una società madre con sede in Australia, le imposte di entrambi i paesi sono pagate presso l’Ufficio delle imposte australiano. Tramite altri raggiri fiscali del tutto legali, Apple è anche riuscita quasi ad azzerare le imposte dovute dall’azienda “neozelandese”.

Si tratta quindi di una procedura legale, ma che sta scatenando molte critiche soprattutto ora che è uscita allo scoperto. Diversi rappresentati politici hanno già fatto sentire la propria voce e chiedono che Apple inizi a pagare le tasse anche in Nuova Zelanda. Il leader del partito dei Verdi James Shaw ha dichiarato che “… è assolutamente straordinario come Apple riesca a cavarsela con il pagamento di imposte pari a zero nel nostro paese. Mi piacciono molto i prodotti Apple perchè sono incredibilmente innovativi, ma sembra proprio che il reparto fiscale dell’azienda sia ancora più innovativo rispetto a chi progetta i vari prodotti“.

Un portavoce Apple ha ribadito che l’azienda è orgogliosa dell’aiuto che i suoi prodotti hanno offerto ai cittadini neozelandesi, e che gran parte delle tasse vengono pagate negli Stati Uniti, dove Apple progetta i suoi dispositivi.

In Nuova Zelanda si sta però già discutendo di una modifica alle norme fiscali, che obbligherà le multinazionali a pagare il 28% di tasse su tutti gli utili generati nel paese, senza alcun tipo di “raggiro” possibile.

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