Come vi avevamo annunciato ieri, ormai la causa antitrust, che si focalizza sulle pratiche commerciali di Apple per quanto riguarda il monopolio di iTunes durante il lancio degli iPod di prima generazione, è realtà. Ora, secondo alcune voci, la causa potrebbe costare ad Apple molto più di quanto si pensasse: forse anche un miliardo di dollari.
Ve lo avevamo anticipato ieri. Ormai la causa che riguarda le politiche commerciali di iTunes durante il lancio di primi iPod è una realtà attuale. L’accusa dice che Apple ha cercato di mantenere il monopolio nel mercato dei lettori multimediali e nel mercato della musica in download, mediante il suo sistema di gestione dei diritti digitali denominato “FairPlay”.
E mentre la causa all’inizio sembrava potesse riguardare cifre piuttosto “basse” per Apple (circa 350 milioni di dollari), ora si scopre che secondo le normative antitrust, i danni potrebbero raggiungere addirittura 1 miliardo di dollari.
La denuncia era stata presentata contro Apple nel 2005. L’azione legale aveva contestato ad Apple il “rifiuto di concedere in licenza la tecnologia FairPlay ad altre società”, ma tutto si era calmato nel 2009 grazie ad alcuni accordi di Apple con le case discografiche per la rimozione dei DRM. La causa però è andata avanti su un altro piano, ovvero sul piano della violazione delle leggi antitrust. Anche Steve Jobs era già stato coinvolto nel 2011 in questo caso e, come vi abbiamo detto ieri, le sue parole potrebbero essere pericolose per Apple.
Il processo comprende una class action di querelanti, i quali hanno acquistato modelli di iPod classic di Apple, iPod shuffle, iPod touch e iPod nano, tra il 12 settembre 2006 e il 31 Marzo 2009.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi del caso.
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