Apple nel 2013 avrebbe acquisito Novauris, una compagnia di ricerca e sviluppo nel campo del riconoscimento vocale. L’acquisizione da parte di Apple non è stata mai rivelata pubblicamente fino a qualche giorno fa, quando è trapelata la notizia dell’integrazione tra il personale dell’azienda e il team di sviluppo di Siri. Migliorie in vista per l’assistente vocale di Apple?
L’acquisizione della Novauris Technologies è avvenuta un anno fa, ma fino a giovedì scorso – secondo TechCrunch – non era ancora stata annunciata in pubblico. Il personale di Novauris ha confermato di essere parte integrante del team di Apple che si occupa di Siri. Anche se Apple non ha confermato ufficialmente l’acquisizione, la giornalista Sarah Perez ha effettuato una chiamata agli uffici inglesi di Novauris ottenendo la conferma che ora l’azienda è parte di Apple.
Ricordiamo che Novauris nasce dallo stesso team che ha fondato “Dragon Systems”, ora di proprietà di Nuance Communications. Anche Nuance è specializzata nello studio del riconoscimento vocale e la sua tecnologia contribuisce ad alimentare il Siri di Apple, l’assistente personale virtuale disponibile sui dispositivi iOS.
Nouvaris è specializzata in una tecnologia automatica di riconoscimento vocale, utilizzata per accedere alle informazioni memorizzate in locale su un dispositivo o su server remoti. Il sito web della società rimane operativo e non fa menzione di una acquisizione da parte di Apple.
“Novauris ritiene che la voce diventi l’interfaccia di scelta per le applicazioni consumer di tutti i tipi. […] Gli utenti dovrebbero essere in grado di chiedere informazioni in modo rapido, semplice e diretto, senza bisogno di un processo di registrazione o di dialoghi complessi che richiedono tempo.” – si legge dal sito di Novauris.
La non chiarezza sulle informazioni relative all’acquisizione potrebbe essere sintomo di un’acquisizione non ancora completata oppure di un’acquisizione esclusiva della tecnologia, che permetterebbe comunque all’azienda di mantenere il marchio e una certa indipendenza. La tecnologia acquisita potrebbe aiutare (se non lo ha già fatto) Apple a migliorare ulteriormente il famoso assistente virtuale Siri, fornendogli nuove funzioni o migliorando quelle già esistenti.
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