Ormai la tecnologia si è evoluta abbastanza per trasformare dei comuni smartphone in strumenti medico-diagnostici. L’ultima notizia in questo campo riguarda un’app, al momento ancora in fase di sviluppo, capace di diagnosticare l’ittero nei neonati.
L’Università di Washington sta sviluppando un’app capace di diagnosticare l’ittero nei bambini semplicemente scattando una fotografia.
Facciamo un passo alla volta: cos’è l’ittero? Wikipedia dice che “Si definisce ittero la colorazione giallastra della pelle, delle sclere e delle mucose causata dall’eccessivo innalzamento dei livelli di bilirubina nel sangue. Affinché l’ittero sia visibile il livello di bilirubina deve superare 2,5 mg/dL. Un ittero lieve (sub-ittero), osservabile esaminando le sclere alla luce naturale, è di solito evidenziabile quando i valori della bilirubina sierica sono compresi tra 1,5 – 2,5 mg/dl. L’ittero è una condizione parafisiologica nel neonato, mentre è frequentemente segno di patologia nell’adulto.” Per quanto riguarda i neonati, Wikipedia ci dice sempre che “L’ittero neonatale solitamente viene considerato fisiologico ed è causato da aumentata emocateresi, ovvero distruzione di emazie, tale da non essere supportato dalle capacità epatiche, essendo il fegato ancora immaturo. Si osserva in circa il 50% dei neonati a termine e nell’80% dei neonati pretermine. Si presenta in seconda/terza giornata e può durare fino a 8 giorni nei neonati a termine e fino a 14 nei pretermine. I livelli di bilirubina solitamente si assestano senza alcun intervento. I neonati con l’ittero neonatale vengono trattati con l’esposizione ad una intensa luce blu (fototerapia). L’ittero neonatale può provocare danni permanenti quando la sua concentrazione supera i 20–25 mg/dL, ovvero in caso di Kernicterus in quanto la bilirubina ha degli effetti tossici sul sistema nervoso centrale.”
Da quanto abbiamo letto quindi, se in un adulto la colorazione giallastra della pelle è eccessiva parliamo di una patologia, invece in un neonato parliamo di un qualcosa di fisiologico e normale che si assesta dopo qualche giorno. Se invece non viene tenuto sotto controllo, allora l’ittero neonatale si trasforma in una patologia e provoca dei seri problemi, con dei rischi altissimi.
Cosa fa quest’app quindi per diagnosticare velocemente e senza interventi invasivi l’ittero? L’app effettua una fotografia al neonato e la confronta con una scala di colori posizionata sulla pancia del neonato (si usa un semplice cartoncino con dei colori stampati). La foto, una volta scattata, viene analizzata da alcuni algoritmi che determinano se il neonato è a rischio o meno e quindi se è necessario continuare con le analisi del sangue, ecc.
Quest’app sicuramente è una grande rivoluzione, considerata la branca in cui opererà e sicuramente, appena sarà finita, aiuterà tantissime persone. Prima dell’esordio però, ricordiamo che l’app dovrà passare il test di approvazione della FDA.
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