Un importante critico musicale elenca i motivi che porteranno Apple Music al fallimento

Bob Lefsetz è uno dei più conosciuti e rispettati critici dell’industria musicale. Ha lavorato per diverse etichette nel corso degli anni, facendo anche da consulente di alcuni importanti artisti, inoltre cura una newsletter periodica che copre tutti gli aspetti del settore. Con il lancio di Apple Music, Lefsetz non poteva esimersi dal dire la sua sul nuovo servizio di musica streaming.

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Mentre molte persone sono ottimiste ed entusiaste di Apple Music, Lefsetz è convinto che il servizio è destinato a fallire.

In una nota che sarà pubblicata nelle prossime ore, il noto critico elenca i  motivi che porteranno al fallimento di Apple Music in tempi brevi.

Il primo punto risiede nella natura stessa della musica streaming: “Primo punto: è una questione di soldi” scrive Lefsetz “mai perdere di vista questo punto. Apple Music sarà un successo solo se dopo i 90 giorni di prova gratuita una grande percentuale di utenti inizierà a pagare. Questo è certo. Poiché la maggior parte delle persone cerca di risparmiare e spende soldi solo quando un servizio offre qualcosa che non si trova altrove, per Apple sarà molto dura. Fino a quando la musica gratis sarà disponibile su Youtube, e fino a quando Spotify continuerà ad offrire l’abbonamento free, Apple Music avrà tante difficoltà di emergere”. 

Il secondo punto è Beats 1: “Questa radio è la morte per Apple, perchè Beats 1 può essere un bene per l’industria musicale, potrebbe battere ogni record, ma non genera guadagni e non aiuta Apple Music”. 

Lefsetz ha poi affermato che Apple sta facendo un pessimo lavoro di promozione e di spiegazione del servizio: “Non vi è alcuna campagna pubblicitaria che spieghi ciò che fa Apple Music e perchè ne abbiamo bisogno. Non ci sono tutorial online. Apple Music ha una curva di apprendimento molto lenta”. 

Quarto punto, gli utenti non vogliono pagare: “Apple vuole poi battere Spotify, ma chi già oggi non paga per i servizi esistenti, non lo farà nemmeno in futuro“.

Infine, per Lefsetz un altro limite è la difficoltà di importare una playlist o una libreria da Spotify ad Apple Music: “La gente vuole conservare le proprie playlist, Apple deve cercare un modo per riuscire in questo compito.”

E, infine: “Quindi, l’unica cosa che Apple Music offre in più di Spotify è una stazione radio che fa baldoria in tutto il mondo, 24 ore su 24. Come un altro commentatore ha scritto pochi giorni fa, non è nulla di particolarmente nuovo rispetto a tante altre radio su internet. L’unica differenza è che dovrebbe credere a Zane Lowe, personaggio che la maggior parte delle persone non ha mai sentito nominare fino a poco tempo fa. Viviamo in un mondo di alta personalizzazione, ed Apple Music permette di avere playlist personalizzate. Ma non è facile da usare. E’ questo il modo di gestire un business?”. 

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