Tim Cook sta per concludere il suo viaggio in Asia ed Europa, dopo aver visitato Israele, Germania e Inghilterra. Durante la visita alla città di Berlino, il CEO di Apple è stato intervistato dal quotidiano Bild, rilasciando alcune interessanti dichiarazioni.
Tim Cook ha iniziato parlando di Snowden, a seguito delle sue dichiarazioni sulla poca sicurezza dei dati degli utenti:
Il merito di Snowden è di aver messo al centro dell’attenzione l’importanza della tutela della privacy. Ma i valori di Apple sono sempre stati gli stessi.
Riguardo ad Angela Merkel, il CEO di Apple ha ammesso che anche la cancelliera tedesca ha molto a cuore la tutela della privacy per gli utenti. Durante l’incontro tra i due, Tim Cook ha ribadito la posizione di Apple in materia di privacy: “La nostra azienda si assicura che nessuno possa avere accesso ai dati degli utenti. Noi non leggiamo le e-mail, non leggiamo i messaggi, e troviamo inaccettabile fare cose di questo tipo“.
Su Apple Pay, Tim Cook ha rassicurato ancora una volta gli utenti, dicendo che nessuna transazione finanziaria viene memorizzata da Apple per scopi pubblicitari o per qualsiasi altro tipo di utilizzo: “A noi non interessa quello che i nostri clienti vogliono acquistare”. E continua: “I pochi dati che Apple utilizza servono per migliorare i propri prodotti, ma gli utenti possono fermare in qualsiasi momento la condivisione di queste informazioni”.
Per il futuro, l’obiettivo di Apple è quello di essere sempre più trasparente in tema privacy e di migliorare le condizioni di lavoro negli stabilimenti in Asia: “Facendo tutto questo, spingeremmo anche altre aziende a seguire la nostra strada per risolvere questi problemi“.
Sulla possibile auto realizzata da Apple: “Sono molto reticente a parlare dei nostri prossimi prodotti. Quindi, se mi chiedete a cosa stiamo lavorando, non ho intenzione di rispondere a questa domanda. Per quanto riguarda la iCar? Ho letto le voci. Non posso fare altri commenti”.
Su Steve Jobs: “Lui è stato il mio miglior maestro. Mi ha insegnato tutto, non solo nel lavoro. Mi ha insegnato che la felicità è nel viaggio. Non è in un evento, o nella presentazione di un prodotto o in un premio. E’ nel viaggio per arrivare a tutto ciò“.