The Simpsons: Tapped Out – La recensione di iPhoneItalia

The Simpsons: tapped out è il gioco ufficiale della famiglia più amata della televisione. In seguito ad una serie di test siamo pronti a scrivere la recensione completa made in iPhoneItalia.

Il gioco nasce come Freemium, ovvero EA Mobile ha pensato di pubblicarlo gratuitamente sull’App Store, ma offrendo una serie di in-app da acquistare per usufruire delle complete funzionalità dell’applicazione. All’interno del software non trovate varie modalità, infatti non è nemmeno stato creato il menù dal quale accedere alle impostazioni o personalizzare il gioco stesso. All’avvio, una simpatica animazione introduce la trama, come abbiamo precedentemente accennato, Homer causa un esplosione nucleare in quanto al lavoro stava giocando con l’iPad e non si è accorto dell’imminente fusione del nocciolo. Per questo motivo, la città è andata distrutta, nessuno è morto, però al momento nessuno è presente, sarà quindi vostro compito ricostruire il tutto partendo dalla famosa casa in Evergreen Terrace.

Costruendo vari edifici riuscirete a “trovare” determinati personaggi, ad esempio con il Kwik-E-Mart comparirà Apu, con la scuola il direttore Skinner e così via. Ad ogni persona ritrovata nel gioco sarà possibile assegnare un certo compito, infatti la meccanica ruota attorno alla ricostruzione della città, ma anche all’assegnazione di alcuni lavori a Homer, Lisa e altri, per guadagnare denaro ed esperienza. Per costruire un palazzo, una casa, una strada o semplici decorazioni, è necessario possedere una certa quantità di soldi e ciambelle; queste si possono guadagnare in seguito  al conseguimento dei compiti assegnati ai personaggi, ad esempio all’inizio della partita il piccolo riquadro della città in cui vi potrete muovere è pieno di sporcizia, obbligando Homer a pulirlo guadagnerete denaro ed esperienza.

Essendo un gioco Freemium, la “fregatura” sta proprio in questi compiti, infatti sarà necessario un determinato intervallo di tempo affinché possano essere portati a termine; tale countdown può essere tranquillamente azzerato utilizzando ciambelle, tuttavia il numero di elementi acquisiti è sicuramente minore rispetto a quelli richiesti per procedere nella velocizzazione del gioco, ecco allora che l’utente è invitato a procedere all’acquisto tramite le in-app presenti nell’apposita sezione “store”. L’idea di proporre un’applicazione  di questo tipo è interessante, infatti non è necessariamente obbligatorio acquistare le ciambelle, tuttavia ad esempio il fare la spesa al Kwik-E-Mart potrebbe richiedere circa 4 ore di tempo.

Il tutto ruota attorno ad una serie di obbiettivi da cui riceverete una somma di denaro, infatti mandando ad esempio Homer a guardare la televisione per 5 minuti, potreste guadagnare 6 dollari ed 1 XP, lo stesso vale per le retribuzioni offerte da ogni edificio presente nella città. Infatti, trascorso un determinato intervallo di tempo questi vi assegnerà una certa quantità di dollari ed esperienza. Oltre a quanto elencato, esistono mondi alternativi da visitare, una volta ogni 24 ore potrete volare verso un’altra Springfield ed interagire con 3 differenti elementi presenti nella suddetta realtà.

La giocabilità è veramente semplice,  nella parte sinistra della schermata trovate il libro con tutti gli obiettivi da completare, il livello raggiunto ed il numero di ciambelle in vostro possesso. Viceversa, nella parte destra trovate la possibilità di viaggiare nello spazio, costruire case o decorazioni e spostare quanto precedentemente posizionato. Per interagire con i singoli personaggi, non resta che toccare gli stessi ed automaticamente verranno mostrate a schermo le azioni che potranno compiere, il tempo necessario e la retribuzione ricevuta. Come avete potuto notare dalle immagini, il lotto in cui potrete costruire non è molto ampio, sarà vostro dovere procedere all’acquisto di nuovi “quadrati” di terra edificabile tramite l’utilizzo di denaro precedentemente guadagnato.

L’ultima domanda che potrebbe interessarvi riguarda il motivo della presenza dei livelli di esperienza. La spiegazione è molto semplice, onde evitare che l’utente potesse costruire immediatamente edifici troppo avanzati, gli sviluppatori hanno pensato di obbligare l’utilizzatore a giocare per poter sbloccare determinate costruzioni.

In conclusione The Simpsons: Tapped Out è un ottimo gioco, tuttavia risulta essere troppo simile ad altri elementi presenti nell’App Store. In altre parole, non abbiamo riscontrato alcuna differenza rispetto, ad esempio, a Virtual City prodotto da G5. La meccanica è fondamentalmente la stessa, dovrete gestire la città completando diversi compiti e raggiungendo obbiettivi. Pertanto, sebbene sia focalizzato sui Simpsons, potrebbe sembrare che EA abbia voluto sfruttare la popolarità del cartone animato, senza offrire niente di nuovo. Oltre a questo, l’aver voluto creare un gioco freemium è positivo sotto l’aspetto che tutti possono scaricarlo e provarlo, ma sicuramente negativo sul piano che si debba avere una pazienza infinita affinché si possano completare semplici obbiettivi. Ultimo aspetto decisamente importante è l’assenza della lingua italiana, sarete costretti a giocare in Inglese,  soluzione accettabile, ma da una software house come EA ci saremmo potuti aspettare di meglio.

The Simpsons: Tapped Out è scaricabile gratuitamente dall’App Store.

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