Revolution 60 – La recensione di iPhoneItalia

Revolution 60 richiama i temi dello sci-fi, l’avventura fantascientifica prettamente cinematografica, incanalandone i cliché e i capisaldi in un’esperienza videoludica touch-based, con un cast femminile al vostro servizio, che tanto richiama le Charlie’s Angels. Creato con Unreal Engine e disponibile gratuitamente su iPhone e iPad, Revolution 60 è un titolo che ha sicuramente degli spunti interessanti, pur risultando presto un eccessivo mix di elementi.

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Dal punto di vista dello scenario, la proposta è molto semplicistica: impersoneremo Holiday, una motociclista bionda avvezza allo spionaggio. Il suo scopo è quello di impossessarsi della N313, una piattaforma orbitale che ospita una potente arma di distruzione. Vi troverete spesso a dover compiere delle scelte dal punto di vista del dialogo e delle decisioni, ottenendo dei punti a seconda della vostra inclinazione, positiva o negativa: un tentativo velleitario di modificare la struttura della narrazione, che però non trovare grandi riscontri dal punto di vista strutturale.

Quel che, invece, colpisce immediatamente di Revolution 60 è la volontà degli sviluppatori di proporre due tipi di approcci e due tipi di gameplay ben diversi l’un dall’altro: innanzitutto partiamo con quello che è il più semplice, il più immediato e quello che ci coinvolgerà nelle prime battute dell’avventura. Basterà semplicemente affidarsi al touch screen ed eseguire delle gesture, come se stessimo sbloccando il nostro dispositivo o se stessimo eseguendo una normalissima azione sullo schermo: con la differenza che, stavolta, dovremo soddisfare alcune richieste per schivare dei colpi, per attaccare o per nasconderci dietro una staccionata. Insomma dovrete seguire le richieste che compariranno a schermo ed eseguirle con la giusta tempistica. Ovviamente, però, Revolution 60 non può essere soltanto questo, perché altrimenti il lavoro svolto non sarebbe giustificato dalla banalità del gameplay: in nostro soccorso arrivano, quindi, le battaglie ravvicinate con i nostri avversari, guardie dalle quali evadere. In pieno stile j-RPG si attiverà un battle system in una location separata, con movimenti e colpi da eseguire con delle basi strategiche: innanzitutto avremo tre possibili caselle all’interno delle quali muoverci, sia per attaccare che per schivare, con la prima azione che richiederà di ritrovarsi proprio di fronte al nostro avversario e la seconda che, di logica, ci imporrà di stargli al lato.

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Nel battle system di cui sopra potremo sia attaccare che sfruttare l’attacco speciale: per quanto riguarda il primo, il tutto è relegato a un semplice tap su un pulsante dedicato, mentre il secondo vi richiederà di combinare le due tipologie di gameplay. Una volta caricata la barra dell’energia, che aumenterà ogni volta che riuscirete a mandare a segno un attacco, dovrete collocarvi davanti al vostro avversario e scatenare l’attacco: compariranno a schermo degli indicatori di gesture col touch da eseguire in tempo per poter completare la vostra mossa. Sia voi che il vostro avversario avrete delle barre d’energia che vanno svuotate, per l’avversario, e contenute, per voi. Al termine di ogni battaglia, poi, è prevista la distribuzione dei punti esperienza, in pieno stile RPG, che andranno a potenziare il vostro alter ego, attivando anche lo skill tree e di conseguenza nuove caselle di potenziamento che offriranno una barra della salute più grande e un attacco più forte.

Dal punto di vista del gameplay, insomma, gli spunti ci sono, pur essendo l’intera esperienza completamente scriptata e quindi priva di esplorazione o altri elementi interattivi con l’ambientazione. Dal punto di vista tecnico, però, non si giustifica l’esigenza del titolo: già l’aver superato i 500 MB di download – che quindi richiedono, come noto, la connessione Wi-Fi – lascerebbe intendere che ci troviamo dinanzi a qualcosa dalla realizzazione decisamente corposa. Se gli elementi ludici lo sono, non può esserlo altrettanto il comparto tecnico: le lunghe clip che fanno da intermezzo all’avventura sono di fattura discreta, ma è la sessione ludica che mostra non solo delle texture poco delineate e dettagliate, anzi molto approssimativa, ma anche una scenografia amorfa e priva di sostanziale mordente. La necessità di strafare, di voler offrire un prodotto eccessivamente esoso, ha costretto indubbiamente gli sviluppatori a presentare qualcosa di poco pulito e molto confusionario.

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Di per sé, però, Revolution 60 resta un buon titolo, ovviamente lontano dalle necessità dei casual gamer che vogliono dedicare soltanto pochi minuti all’esperienza videoludica: il prodotto in questione è una sorta di action RPG che richiede delle tempistiche avanzate e lontane dal concetto di one-shot-game. Nonostante ciò resta un’esperienza da effettuare, soprattutto a fronte del prezzo del prodotto, che è completamente gratuito e offre degli acquisti in-app a chiunque ne fosse interessato, senza compromettere necessariamente l’avventura. Resta però da dire che presentarlo come “Heavy Rain incontra Mass Effect” è sicuramente uno schiaffo all’industria videoludica moderna.

Revolution 60 è disponibile per iOS 7.0 e successivi, per iPhone, iPad e iPod Touch, ed è ottimizzato per iPhone 5 e iPhone 5s, gratuitamente su App Store, con acquisti in game a disposizione.

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