Parrot, azienda molto famosa nel campo degli accessori elettronici (soprattutto per i sistemi vivavoce in auto) ha presentato al CES 2015 tre novità: una cuffia sport con riduzione del rumore e una funzione di monitoraggio cardiaco, e due sensori per le piante. Andiamo a vederli meglio.
Iniziamo dalle cuffie sport con la cancellazione del rumore e con il monitoraggio cardiaco. Le Parrot Zik Sport sono delle cuffie progettate in modo specifico per chi corre, si allena e fa sport. Parliamo di cuffie in-ear con archetto con 8 microfoni (2 per le chiamate vocali e 6 per la cancellazione del rumore), un sensore per il monitoraggio cardiaco, un contapassi e una batteria che dura 5 ore con tutte le funzioni attive. Ma non solo: hanno un ottimo fattore di ergonomia, sono wireless, sono disegnate da Philippe Starck, sono resistenti al sudore, hanno un’app gratuita per la personalizzazione delle attività e delle preferenze (vengono analizzate anche le informazioni relative alla cadenza, all’oscillazione verticale durante la corsa, ecc). Davvero un ottimo prodotto, pieno di caratteristiche se consideriamo la dimensione ridotta e il peso di soli 75 grammi. Mancano ancora i dettagli sul prezzo e sulla data di uscita.
I due sensori per le piante di Parrot sono rispettivamente l’H2O, un sistema smart che annaffia le piante mentre siamo fuori tramite smartphone, e il Pot, un vaso con un serbatoio di acqua isolato e autonomo in grado di mantenere l’irrigazione delle piante fino ad un mese e ovviamente controllabile tramite smartphone.
L’H2O è un sensore che monitora tutti gli aspetti vitali della pianta e li riporta all’interno dell’app specifica che integra al suo interno un grande database di piante in modo da aiutarci (e aiutarsi) nella gestione dell’acqua. Infatti basterà usare una bottiglietta o un contenitore compatibile con la chiusura dell’accessorio per tenere una riserva d’acqua autonoma e regolabile tramite l’app per quando non siamo in casa.
Il Pot invece è un sistema più completo e integra tutte le funzioni descritte prima, compreso un serbatoio d’acqua integrato. Non è un sensore esterno da mettere nel vaso, ma è un vero e proprio vaso. La sua autonomia è di quasi un mese.