Continuano gli sforzi promozionali di Samsung non andati propriamente a buon fine. Era già capitato con Oprah Winfrey e con David Beckham, e ora succede lo stesso con Ellen DeGeneres: Samsung paga un personaggio famoso che deve mostrare un Galaxy in pubblico, peccato che poi lo stesso personaggio utilizzi il suo vero dispositivo, un iPhone, per inviare tweet nello stesso momento.
Durante l’evento degli Oscar andato in scena la scorsa notte, Ellen DeGeneres ha più volte utilizzato un Galaxy Note 3 davanti al pubblico per scattare dei selfie e pubblicarli su Twitter in diretta. Sembrava un successo, tanto che una delle foto pubblicate (immagine in basso) è stata la più re-twittata della storia!
Molti si sono però accorti dell’eccesso di “pubblicità”, visto che Ellen scattava selfie e più non posso durante l’evento, mostrando il Galaxy Note 3. Pubblicità, tutto ok. Il problema arriva quando Ellen va dietro le quinte: se davanti le telecamere utilizza a più non posso il Note 3 promozionale, dietro le quinte scatta altre foto e le pubblica su Twitter da… un iPhone. Come dire, “se mi paghi mostro in pubblico il tuo dispositivo, ma in privato torno al mio iPhone”.
Ovviamente, questa piccola svista della conduttrice non è passata inosservata e sta facendo il giro del web. Il motivo è che Samsung spende 14 miliardi di dollari l’anno per il marketing, e molti di questi soldi sono destinati alle star che devono mostrarsi in pubblico con un Galaxy. E’ la terza volta, però, che queste star davanti al pubblico fanno finta di usare un Galaxy, poi quando tornano alla “realtà” prendono subito il loro iPhone.
E questa non è certo una buona pubblicità per Samsung, visto che tutte queste star preferiscono usare un iPhone piuttosto che uno o più Galaxy regalati da Samsung.
Oltre ad Oprah e Beckham, a novembre anche Franz Beckenbauer ha fatto una cosa simile: Samsung aveva preparato un evento con una campagna milionaria che vedeva come protagonisti 11 star del calcio. Peccato che il buon Franz abbia twittato tutte le foto dell’evento e della preparazione degli spot Samsung da un iPhone. Ancora imbarazzo per l’azienda sudcoreana.
Al di là, infatti, dell’accaduto in sé che può essere anche marginale, queste notizie sono molto virali, e far passare Samsung come l’azienda che paga per far usare i propri smartphone, senza nemmeno riuscire a convincere i propri testimonial ad abbandonare l’iPhone, non è certo un bene.